11 Marzo 2023

MotoE, Kevin Zannoni: “Con il team SIC58 io riparto col piede giusto”

Sarà il terzo anno MotoE per Kevin Zannoni. Il secondo con SIC58, cambia invece la moto. Com'è la Ducati V21L? Il commento.

kevin zannoni, motoe

Primo contatto positivo con la nuova Ducati V21L. Kevin Zannoni soddisfatto dei tre giorni di prove ufficiali a Jerez, un’occasione anche per lavorare su uno dei suoi punti deboli, la pioggia. Il 22enne romagnolo si sta preparando al meglio per la sua terza stagione MotoE, di nuovo con i colori SIC58, un punto fermo in mezzo alle tante novità del Mondiale 2023. Come vede poi il nuovo format? Cosa pensa di questa Ducati? Ecco cosa ci ha raccontato Zannoni dopo i tre giorni in Andalucia.

Non siete stati fortunati col meteo, ma come sono andati i test a Jerez?

Penso che abbiamo beccato gli unici quattro giorni di pioggia di fila del mese! Alla fine però i test sono stati comunque positivi: la pioggia è un mio punto debole, quindi sono riuscito ad allenarmi e ho fatto qualche passo avanti. Abbiamo poi provato la Ducati in tutte le condizioni, compreso qualche giro sull’asciutto, anche se non lo era proprio del tutto viste le macchie bagnate in alcune curve. Non abbiamo potuto quindi spingere al massimo, ma abbiamo conosciuto la moto ed imparato un po’ i punti a favore.

Kevin Zannoni, ma com’è questa Ducati V21L?

La moto è bellissima! Molto agile, è una moto vera. Non avevo mai provato una moto con questa elettronica, è fantastica ed un’altra cosa nuova da imparare. È molto, molto divertente!

Oltre all’elettronica, c’è qualcos’altro che ti ha colpito maggiormente?

Più che altro la maneggevolezza. Anche se è più leggera di quella dell’anno scorso, non mi aspettavo una moto che reagiva in maniera simile ad una moto tradizionale. Quelle sono ancora molto più leggere delle moto elettriche, anche se hanno già fatto un bel passo avanti. Da quel punto di vista non me l’aspettavo così simile ad una moto tradizionale. Ma in generale direi che mi ha sorpreso tutta la moto.

Confrontando la Energica e la Ducati, quali sono le maggiori differenze?

Ci sono davvero tante differenze. La principale direi la maneggevolezza, ma anche la staccata, più simile alle moto ‘classiche’. Si sentiva di più il peso in frenata, ora questa pesa 25 kg in meno ma sono ben distribuiti.

A livello di condizione fisica, come sta Kevin Zannoni?

Mi sento molto a posto, ci lavoro sempre tanto, quindi fisicamente mi sento molto preparato. L’unica cosa magari è che con questa moto bisogna cambiare un po’ lo stile di guida, con l’elettronica è più simile ad un 1000 che ad un 600 o ad una moto ancora più piccola.

Comporta anche un cambio nella tua preparazione?

Direi di no, ormai è sempre quella da quando sono passato alle moto grandi. Si pensa meno ad essere più leggeri e si punta di più sulla forza, sulla resistenza. Ma è rimasta sempre quella da quando ho fatto il passo dalla Moto3 alle moto grandi. Certamente a fine anno si pensa anche a sistemare sempre qualcosina che magari è andata peggio, ma per il resto non cambia.

Viste le novità, quanto ti aiuta ripartire con SIC58, la stessa squadra del 2022?

In caso di cambio avrei dovuto conoscere anche le persone oltre alla moto. Invece conosco già tutti, anche con Marco Grana mi sono trovato molto bene l’anno scorso: so come lavora e lui sa come lavoro io, quindi possiamo partire subito con il piede giusto.

Quest’anno cambia anche il format di gare, cosa ne pensi?

Diciamo che sono abituato dal CEV a fare due gare nello stesso giorno. Di certo mentalmente non puoi lasciarti un po’ andare come l’anno scorso, finita la gara non ci pensavi più mentre adesso ci sarà un’altra gara qualche ora dopo. Alla fine cambia quello, domenica poi guardiamo gli altri! Certo venerdì e sabato saranno due giorni molto spinti, tra alzarsi presto per le prime libere e la tensione delle due gare, poi domenica relax.

Come vedi questa Ducati al Circuit de Catalunya?

Quella di Barcellona è una pista che mi piace molto, con questa moto secondo me sarà divertente e potrebbe essere favorevole alla mia guida. Naturalmente bisognerà sistemare la moto, visto che è una pista diversa da Jerez e si va più sul veloce, soprattutto nei curvoni. Lì capiremo qualcosa in più. Speriamo poi di fare qualche giorno col sole e sull’asciutto!

Foto: Social-Kevin Zannoni/Luca Gorini

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