9 Marzo 2023

Andrea Mantovani e il sogno elettrizzante: “Ramon Forcada è unico”

Andrea Mantovani commenta i test MotoE a Jerez. La Ducati, Ramon Forcada, la squadra... Nonostante il maltempo, una bella partenza.

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Phillip Island, Sepang e Jerez in neanche due settimane. Andrea Mantovani, reduce dai primi due round del Mondiale Supersport (con intossicazione alimentare), ha infine disputato due dei tre giorni di test MotoE. Giornate non proprio fortunate sul lato meteo, ma è stato comunque un primo contatto con la nuova Ducati V21L, di cui si confessa già innamorato. Mantovani poi torna in MotoE con i colori RNF, squadra comunque radicalmente rinnovata rispetto alle sostituzioni svolte l’anno scorso. Con l’innesto anche di un personaggio del calibro di Ramon Forcada, al “debutto” nell’elettrico nei panni del Team Manager. Ecco cosa ci ha raccontato il 28enne di Ferrara dopo i primi test del 2023.

Andrea Mantovani, prima di tutto come stai?

Ancora non mi sono rimesso del tutto, ho tutt’ora qualche sintomo. L’intossicazione alimentare però è stata grande, devo ancora superarla. Ma è solo un momento: l’importante ora sarà tornare in forma.

Nel frattempo però sei stato a Jerez per i primi test MotoE 2023. Com’è andata?

Il primo impatto è stato molto positivo! La MotoE ora è praticamente una MotoGP elettrica. Ducati ha fatto davvero un lavoro straordinario. Eravamo poi organizzati benissimo a livello di assistenza, il progetto è qualcosa di incredibile. Con il team poi mi sono trovato subito benissimo, tutti ragazzi giovani più un “ragazzo” di grande esperienza come Ramon Forcada. Peccato per il tempo pazzerello… Il primo giorno ad esempio avevo provato a spingere un po’ di più, ero sotto di mezzo secondo rispetto al mio tempo. Ma c’era l’asfalto “maculato” e sono finito su una pozza: ho avuto una piccola chiusura di sterzo e non sono riuscito a finire il giro. Ieri poi di nuovo in condizioni difficili, l’ultimo turno è stato il migliore, ma alla fine non si poteva provare niente. Si rischiava di cadere, quindi il team ha deciso per la ‘tranquillità’.

Non siete stati particolarmente fortunati in questi giorni.

Devo essere sincero: Jerez così non l’avevo mai visto. Sempre condizioni metà e metà, è stato davvero molto, molto particolare, ma se non altro abbiamo fatto un altro po’ di allenamento.

Com’è questa Ducati? Cosa cambia di più rispetto alla Energica?

Devo dire comunque che in Energica sono stati bravissimi, con le loro risorse avevano messo in piedi una moto che andava bene, arrivando però fino ad un certo punto. Se dobbiamo paragonarla ad una Ducati… Questa è una moto incredibile! La Energica non aveva neanche il link posteriore, la Ducati non solo ce l’ha ma ha anche una marea di regolazioni. A livello personale, per me conta andare forte! Hanno svolto un lavoro eccezionale, la base è quella di una MotoGP.

Cosa ti ha colpito di più della V21L?

L’impianto frenante davanti! Sebbene la moto pesi 220 kg si alza il posteriore in staccata, ha dei freni che sono una cosa incredibile. Ma mi ha colpito un po’ tutta la moto, com’è fatta, tutto il carbonio, la cura dei particolari. È un capolavoro in ogni punto.

Andrea Mantovani ne sembra già ‘innamorato’!

Sì! Sarà poi perché per me la Ducati è la Ducati. Secondo me ultimamente, che si tratti di moto da corsa o meno, sta tirando fuori un gioiello dietro l’altro.

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Com’è stato iniziare a lavorare con Ramon Forcada?

È una persona incredibile, di un’umiltà unica. Purtroppo però, viste le condizioni, abbiamo lavorato poco. Non era un test per girare in moto, era un test alla Mario Bros per evitare le bucce di banana, le pozzanghere. Anche lui [Ramon Forcada] infatti era molto dispiaciuto. Nell’ultimo turno poi, tanto per stare tranquilli, ci ha ricordato che tanto non ci stavamo giocando niente, quindi era inutile provare in quelle condizioni. Siamo solo entrati in pista e fatto quello che Ducati aveva chiesto, non abbiamo ancora iniziato a lavorare davvero. I meccanici poi si sono svenati a montare e rimontare le gomme: un turno pioveva appena prima di iniziare, in quello dopo cambiava tutto. Nonostante tutto un tempo competitivo lo stavamo già facendo, ma quella pozzetta ha rovinato tutto il lavoro.

Com’è ripartire dal team RNF?

È bello, anche se la squadra è cambiata molto. GRT è uscito, quindi possiamo dire che è completamente nuovo, da Forcada ai meccanici. L’unica persona che è rimasta è Razlan Razali, che stimo tantissimo e che s’è dimostrato una persona coerente, di parola. L’anno scorso infatti eravamo già rimasti d’accordo per il 2023, visto che ero piaciuto tanto alla squadra. Poi da lì a farlo… Certe volte subentrano alcune dinamiche e non è scontato. Invece hanno mantenuto quello che hanno detto, una dimostrazione di serietà della squadra. Sono stato quindi richiamato e confermato per la stagione, mi ha fatto davvero piacere!

Com’è stato il primo impatto con Mika Perez, tuo nuovo compagno di squadra?

Non lo conoscevo, ci siamo trovati benissimo. Mika è un bravissimo ragazzo, tranquillo, anche lui con tanta passione e voglia di far bene.

Guardando al 2023, cambia il format di gare. Come lo vedi?

Penso sia un modo per dare più visibilità alla MotoE, che stanno cercando di rendere più presente nel campo della MotoGP. In parte ci sono abituato con la gara Supersport di sabato, la domenica poi faremo pubbliche relazioni! Ma ci sarà sicuramente qualche iniziativa, sarò a disposizione del team. Sono felice però di correre anche così, una novità ma alla fine è interessante. Così la gente si fermerà anche a vedere la MotoE di sabato.

Oltre a rimetterti in salute, cambierai qualcosa nella tua preparazione?

Difficile, non abbiamo nemmeno iniziato ad andare davvero. Una situazione in cui entri, lanci i dadi e se stai in piedi fai il giro buono, altrimenti non lo finisci. Vedremo più avanti.

Foto: Social-Andrea Mantovani

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