29 Ottobre 2021

Moto3: Pedro Acosta, troppa pressione per il rookie-fenomeno?

Pedro Acosta vicinissimo al titolo Moto3 2021. Una stagione stellare per il rookie spagnolo, eppure ci sono alcune cose che fanno riflettere...

pedro acosta moto3

Il Mondiale Moto3 quest’anno sta vivendo un’annata storica. A meno che non ci siano incredibili stravolgimenti tra Portimao e Valencia, Pedro Acosta è vicino al suo primo iride, prima del passaggio in Moto2 già nel 2022. Quello che però lascia pensare è l’attuale atteggiamento del ragazzino di Mazarrón: meglio detto, appare più nervoso, seppur mascherandolo abbastanza bene. Ed un certo Fabio Quartararo per esempio sa che una minore tranquillità a livello emotivo può portare anche a perdere un Mondiale…

Sta di fatto che il giovane rookie spagnolo, con un inizio di stagione stellare, si è ritrovato catapultato al centro di un’attenzione mediatica imponente. Ed esserlo a 17 anni non ancora compiuti può diventare una situazione difficile da sostenere. Nulla si può dire riguardo ai suoi risultati: quell’unica non-top10, seguita da quell’unico zero, sono solo dei nei in mezzo a cinque successi più altri due podi. Eppure non dimentichiamo qualche strana frecciatina verbale, ad esempio verso il compagno di box per un mancato gioco di scie durante le qualifiche.

Pedro Acosta appare quasi come una “macchina da guerra” programmata per vincere. Tanti, tantissimi hanno sottolineato le sue indubbie qualità da pilota, ma con l’avanzare della stagione il sincero sorriso di questo giovane all’esordio mondiale si è via via offuscato. “Ragazzini che fin da piccoli sono professionisti. Ma vuol dire togliere loro la gioia di godersi la moto” ci aveva detto recentemente Marco Melandri (qui l’intervista). In effetti potremmo vedere nello spagnolo uno dei prodotti di questo modo di pensare, con tutti i pro ed i contro del caso.

Un contro è ad esempio la faccia scura (in foto) alla fine della gara a Misano-2, nonostante il ritorno sul podio dopo cinque GP. Un risultato eccezionale per un rookie, eppure non era contento. “Poteva andare un po’ meglio. Non c’è niente da festeggiare, dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro sia a Portimao che a Valencia” è stato il suo commento a fine gara. E certo non aiuta lo strepitoso recupero di Foggia dopo un inizio di campionato da dimenticare. Molto probabilmente il titolo sarà suo, ma fa comunque riflettere.

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Foto: motogp.com

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