20 Aprile 2021

Moto3: Pedro Acosta, il ragazzino terribile che fa paura anche ai grandi

Pedro Acosta, tre gare da urlo all'esordio nel Mondiale Moto3. Con una sola strategia: "Mi diverto, e poi vado a prendere il trofeo."

pedro acosta moto3

Tre Gran Premi finora disputati, chiusi con un secondo posto e due vittorie. È nata una nuova stella? Siamo solo all’inizio del Mondiale Moto3 2021, ma Pedro Acosta ha già lasciato tutti a bocca aperta. All’esordio nella categoria minore, il ragazzino terribile di Red Bull KTM Ajo ha disputato tre gare come se fosse un pilota di esperienza. Ha rischiato anzi di vincere già all’esordio, riuscendoci nella replica a Losail. Domenica a Portimao ha dipinto un altro capolavoro, diventando il quinto pilota di sempre (ed il più giovane) a mettere a referto tre podi nelle sue prime tre gare mondiali. Prima di lui Arciso Artesiani (1949), Geoff Duke (1950), Noboru Ueda (1991) e Daijiro Kato (1996).

Già dopo la prima gara gli sono arrivati i complimenti anche dai piloti della classe regina del Motomondiale, un fatto che giustamente si è ripetuto anche nei due GP successivi. “Guida in maniera differente. È molto giovane, ma se continua con questa progressione arriverà presto in MotoGP.” Detto da Marc Márquez fa un certo effetto. Valentino Rossi non si è certo mostrato meno impressionato da questo inizio col botto del piccolo spagnolo. “Un grande talento con un grande futuro davanti a sé”, ha sottolineato il 42enne campione di Tavullia. Chiudendo scherzosamente con un “Lo sto aspettando.”

Insomma, senza dubbio sta nascendo un altro piccolo fenomeno. Diciassette anni tra un mese, cresciuto con i miti di Casey Stoner e Kevin Schwantz, il campione Red Bull Rookies Cup in carica è già nella storia del Motomondiale e sembra più che determinato a scriverne ancora qualche altro capitolo importante. “Prima della gara, Aki [Ajo] mi ha detto di pensare alla strategia. Gli ho risposto che mi sarei divertito per 25 minuti, per poi andarmi a prendere il trofeo.” Basta questa frase detta al parco chiuso per spiegare l’attitudine, la grinta, la concentrazione di Pedro Acosta, autore di tre gare davvero incredibili. Poco importa che Portimao gli fosse già nota dal CEV e Losail no…

La classifica ci dice anche che il piccolo spagnolo è ancora il leader iridato con 31 punti di vantaggio sul compagno di box Jaume Masiá. Davvero niente male come esordio mondiale. Ammettendo anche che “La strategia iniziale era di spingere e staccare il gruppo. Ma quando ho visto che anche il ritmo dei miei rivali era competitivo, ho pensato fosse meglio rimanere con loro.” Una gara in attesa, per poi incollarsi al leader della corsa, in agguato. Dennis Foggia, in crisi di gomme sul finale, non è riuscito a resistere al #37, che l’ha attaccato alla penultima curva, trionfando per 51 millesimi. Tra meno di due settimane si va a Jerez, pista che conosce molto bene… Non c’è due senza tre?

Foto: Red Bull KTM Ajo

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