3 Aprile 2019

Moto3: Jaume Masiá, la gioia della prima vittoria mondiale

Jaume Masiá festeggia il primo podio e il primo combattuto successo in Argentina. "Volevamo solo finire la gara, ma potevo vincere e l'ho fatto."

Due gare mondiali in questo inizio di stagione, due “prime volte” per quanto riguarda la categoria Moto3. Dopo quello di Kaito Toba in Qatar, arriva il primo successo di Jaume Masiá. Non ancora 19 anni, il pilota di Algemesí si è imposto dopo una grande battaglia, una di quelle a cui ormai ci ha abituato la categoria minore del Motomondiale. Si tratta del primo successo anche per la sua squadra, Bester Capital Dubai, che in passato (anche con altre denominazioni) aveva ottenuto ‘solo’ piazzamenti sul secondo e terzo gradino del podio.

L’ESORDIO MONDIALE 

Apparso veloce fin dai test invernali, come dimostra il miglior tempo (nonostante l’infortunio che ne è seguito) a Jerez, Masiá si era posto come uno dei piloti da tenere d’occhio. Ma facciamo un passo indietro: il suo esordio mondiale risale al 2017, a 16 anni, quando ebbe l’occasione di disputare quattro gare, chiudendo in due occasioni in top ten e stampando il miglior giro in gara in Austria. Nel 2018 riesce a disputare la sua prima stagione completa con Worldwide Race, ora Bester Capital Dubai: il suo miglior piazzamento è un quarto posto conquistato ad Assen, oltre a chiudere in altre nove occasioni a punti.

LA NUOVA STAGIONE

Arriviamo al 2019. Miglior crono nei test invernali a Jerez, precedendo Romano Fenati, e un infortunio ad un piede che non gli permette di disputare i successivi test in Qatar. Il (difficile) Gran Premio a Losail si chiude poi con una caduta e tanta voglia di rifarsi. In Argentina eccolo assicurarsi la prima pole position in carriera. Un incidente durante il warm up con Sergio García rischia di complicare le cose, ma il pilota spagnolo si presenta regolarmente al via senza conseguenze, la moto a posto a tempo di record. La gara si rivela come sempre una battaglia, finché Masiá non riesce ad avere lo spunto giusto per chiudere primo con un vantaggio minimo sui rivali.

IL COMMENTO POST-GARA

La gioia nel suo box e le lacrime di felicità del pilota al parco chiuso sono la classica reazione per un grande risultato. Si tratta del primo pilota capace di vincere in Argentina partendo dalla pole position. “Non me l’immaginavo così, pensavo fosse più facile” ha dichiarato particolarmente commosso. “Per tutta la gara ho tirato in maniera pazzesca: se mi rilassavo mi superavano in due. Una vittoria davvero combattuta, ma meritata sia per me che per la squadra.” Chissà quante persone avrebbero immaginato questo successo per un pilota all’epoca così piccolo da obbligare l’introduzione della zavorra nelle coppe minori, una misura che però ha portato anche a tante lesioni.

“IL TITOLO? NON E’ UN NOSTRO OBIETTIVO”

Un successo cercato quello in Argentina? La risposta può sorprendere: “In verità l’obiettivo domenica era semplicemente finire la gara, in top ten, top 15 o qualunque cosa. Ho avuto però l’occasione di vincere e l’ho colta.” “Il titolo no, non è un nostro obiettivo” ha concluso ‘Macaulay’ (il simpatico soprannome presente sulla sua tuta, un omaggio all’attore Macaulay Culkin, il protagonista del famoso “Mamma, ho perso l’aereo”). Ora vuole solo godersi questa prima vittoria nel Campionato del Mondo in attesa della prossima tappa iridata, in programma ad Austin dal 12 al 14 aprile.

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