25 Maggio 2023

Moto3, Marco Grana “Riccardo Rossi? Si è spento e non so perché”

Riccardo Rossi puntava ai vertici invece ha appena due punti. Come si spiega? Lo abbiamo chiesto al Direttore Tecnico del team Marco Grana

Marco Grana, Riccardo Rossi

I numeri sono impietosi. Riccardo Rossi è venticinquesimo in classifica mondiale con 2 punti. Quest’anno avrebbe dovuto lottare per le primissime posizioni. Durante la presentazione del Team Sic58 non aveva parlato di titolo mondiale ma si capiva bene che ambiva ai vertici (leggi qui). Dopo un 2022 sotto tono, la squadra di Paolo Simoncelli aveva sete di riscatto. Invece se l’anno scorso era stato grigio, il 2023 è nerissimo. E dire che il pre-campionato era andato benissimo. Il Direttore Tecnico Marco Grana era molto fiducioso, come aveva detto a Corsedimoto, ma le speranze si sono sciolte come neve al sole.

Durante i test invernali sia a Jerez che a Portimao Riccardo Rossi era sempre nei primi 5, in ogni condizione, sia con l’asciutto che con in bagnato, in ogni turno – racconta Marco Grana a Corsedimoto Era molto più veloce di Toba. Nella prima gara a Portimao è stato un po’ sotto tono. Nella seconda in Argentina ha fatto una gara positiva con una super rimonta. Peccato per il grave errore all’ultima curva altrimenti avrebbe potuto conquistare il secondo posto. Da lì però ci siamo ci siamo spenti. Ho poi deciso di fare i test a Jerez dopo il GP. Speravo di ridare fiducia a Riccardo, in modo che tornasse competitivo. Nei test aveva fatto dei tempi importanti, da solo e lo avevo visto concentrato. Eravamo arrivati quindi a Le Mans speranzosi. Speravo di avere risolto i problemi invece siamo tornati al nostro standard che non è positivo”.

Cosa c’è che non va?

Di fatto manca la performance di Riccardo Rossi: puntavamo molto su di lui. Non capisco perché debba essere dietro a Toba, cosa che non è mai capitata durante i test. Forse queste aspettative d’inizio anno lo hanno messo in difficoltà ma erano naturali dopo i test invernali da protagonista. Particolari problemi alla moto non ci sono. Non so a cosa sia dovuto questo down. Cerco di aiutarlo in tutti i modi. Quest’anno non siamo stati fortunati in varie circostanze ma poi si sa: quando non gira non gira. Sono un po’ affranto mi aspettavo certamente di più da lui. Delle cinque gare ne salvo una: quella dell’Argentina perché nonostante la caduta aveva fatto una gara da protagonista con un grande recupero. Il focus non è la velocità durante la gara ma riuscire a partire in posizioni più interessanti“.

Il livello si è alzato?

“Non sono gli altri che vanno molto più forte ma noi che andiamo molto più piano perché nelle libere e nelle qualifiche non facciamo i tempi nell’anno scorso, cosa che riusciamo a fare nelle gare. Pensavo che saremmo stati molto più competitivi dell’anno scorso ma non è così. Dobbiamo migliorare già dal primo turno di prove. Vedo Riccardo Rossi molto teso e sinceramente non c’è un vero motivo”.

Marco Grana, come vedi il futuro?

La stagione è ancora lunga. Abbiamo fatto solo 5 gare su 20 e nulla è perduto. Al Mugello l’anno scorso abbiamo lottato per pole e vittoria, siamo stati super veloci. Non vedo perché quest’anno dovremmo essere più lenti. Le moto sono migliorate sia in velocità che telaio, siamo quasi sempre prima Honda a livello di velocità. Ci manca la serenità, noi cerchiamo di dargliela ma la devi trovare in se stesso. Rossi deve liberarsi della pressione di dover fare risultato e guidare in modo naturale. Dipende dal carattere pilota, deve un po’ svegliarsi. Con Toba invece stiamo facendo un buon lavoro abbiamo raggiunto gli obbiettivi. Ovviamente dobbiamo migliorare sempre ma siamo in linea con le aspettative”.

Gli unici risultato positivi sono arrivati dalla MotoE.

“In MotoE primo week-end è stato buono con entrambi i piloti. Siamo quinti in campionato con Kevin Zannoni ed in questo momento la MotoE è quella che mi fa più felicità”.

Lascia un commento