29 Giugno 2022

Moto3: La prima di Sasaki, laurea con lode all’Università delle due ruote

Ayumu Sasaki, finalmente la prima vittoria mondiale! Un forte segnale in una stagione Moto3 di netta crescita.

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Uno dei più attesi talenti del Sol Levante finalmente ha fatto centro in Moto3. Forse Ayumu Sasaki ci ha messo un po’ più di quanto ci si aspettasse, ma non è semplice emergere a livello mondiale. Se poi si aggiungono anche incidenti, infortuni e varie altre difficoltà, la faccenda si complica ancora di più. Ma ad Assen il pilota classe 2000 di Yokosuka è riuscito a trasformare in realtà un risultato accarezzato già in Qatar prima dello sfortunato ritiro. Stavolta tutto ha funzionato perfettamente ed è riuscito a lottare dall’inizio alla bandiera a scacchi, con annesso guizzo vincente che ha dato il via alla festa. Doppia con il 51° compleanno del suo boss Max Biaggi. Un altro mattoncino per quella che è già la sua migliore stagione di sempre.

Salto mondiale, che fatica

Appena intascato il titolo in Red Bull Rookies Cup 2016 (senza dimenticare il titolo Asia Talent Cup conquistato nel 2015), ecco il ‘premio’ circa un mese dopo. Arriva il debutto nel Mondiale Moto3, sostituendo l’infortunato Bastianini, ma si ritira quasi subito a causa di uno dei tanti incidenti che hanno segnato quella corsa. Dal 2017 inizia la sua avventura iridata a tempo pieno: non è un arrivo “esplosivo”, ma serve tanto lavoro per avvicinarsi passo dopo passo ai top riders. Il primo guizzo arriva nel GP di Germania 2019, quando ottiene la sua prima pole position mondiale. Per i primi piazzamenti sul podio invece bisogna aspettare ancora un po’.

Finalmente sul podio!

Serve il GP di Teruel 2020 per vedere Ayumu Sasaki in top 3. È secondo alla bandiera a scacchi, ad appena 39 millesimi dalla vittoria. “Dopo quattro anni difficili, eccomi!” è stato il primo commento del pilota Tech3. Sarà l’unico podio della stagione, ma certo un nuovo punto di partenza per il pilota. Anche se il 2021 non è così semplice: dopo un inizio solido al Mugello si vede coinvolto nell’incidente che costerà la vita a Dupasquier. In Catalunya invece la corsa si chiude con qualche brivido proprio per Sasaki, che se la cava “solo” con un trauma cranico. In seguito conquisterà il suo secondo podio Moto3, un 3° posto dietro al compagno di box Deniz Öncü. Il guizzo più importante della sua stagione migliore, almeno fino a quel momento.

2022, il primo trionfo

Prima parte di campionato col Max Racing Team già ricco di alti e bassi. Il primo GP dell’anno lo stava portando alla prima vittoria, ma la sua moto l’ha mollato sul più bello… È KO anche in Indonesia per lo scontro con Migno, dall’Argentina ecco il click: tre podi ed un 6° posto come peggior risultato in 5 GP. Fino all’incidente da brividi in Italia, quando viene investito da Masiá: se la cava “solo” con una clavicola fratturata, un trauma cranico e qualche contusione. Al rientro in Germania, pur ancora acciaccato, è a neanche un secondo dal podio. Segue il capolavoro ad Assen: pole position sabato, domenica è costantemente tra i protagonisti e riesce infine ad avere la meglio. Ci sono voluti sei anni, ma Sasaki è ora entrato nella lista dei vincitori di (almeno) un GP.

“Ne è valsa la pena”

Ci è voluto parecchio, ma il sorriso di gioia e sollievo di Ayumu Sasaki dice tutto. “Quando ho tagliato il traguardo ho anche controllato per essere certo che non mancasse un altro giro! Non ci credevo” ha ammesso a motogp.com a gara conclusa. “È passato tanto tempo, ho sacrificato moltissime cose, ma alla fine ne è valsa la pena.” Il ringraziamento va al Max Racing Team, alla sua ragazza ed ai genitori di lei: “Sono una seconda famiglia.” Ma non manca certo un pensiero anche per la ‘vera’ famiglia che non vede tre anni, ovvero da quando è esplosa la pandemia da Covid. “Quest’anno ci sarà di nuovo il GP del Giappone e potrò rivederli tutti, stavolta con un trofeo da vincitore!”

Foto: Valter Magatti

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