15 Novembre 2019

Moto2, ora è ufficiale: Nagashima approda in Red Bull KTM Ajo

Completato il team Red Bull KTM Ajo in Moto2: il secondo pilota è Tetsuta Nagashima, confermato ufficialmente per il 2020.

tetsuta nagashima red bull ktm ajo

L’annuncio di questi giorni dell’ingaggio di Kasmayudin in SAG Team al suo posto aveva lasciato intendere grandi cambiamenti per Tetsuta Nagashima. Il pilota giapponese entra a far parte della KTM GP Academy e diventa ufficialmente la scelta di Red Bull KTM Ajo per la stagione 2020. Dividerà il box con il già confermato Jorge Martín.

Molto contento Tetsuta Nagashima, che ha una grande occasione l’anno prossimo. “Sono migliorato molto quest’anno, soprattutto dopo la pausa estiva. Ci sono poi stati anche alcuni problemi e non sono mai riuscito ad avvicinarmi alla zona podio. Farò parte di una delle strutture migliori nel paddock: conosco Aki [Ajo] e so come lavora. In Moto2 i piloti sono tutti allo stesso livello, i distacchi sono minimi: in un decimo possiamo trovare cinque-sei posizioni. Può essere difficile capire come migliorare a livello individuale, ma con la squadra giusta si può fare. Sono davvero motivato per il 2020.”

“Ora la squadra è al completo” ha aggiunto Aki Ajo. “Non vediamo l’ora di disputare i primi test a Jerez. Abbiamo un’ottima line-up in Moto2 con Jorge e Tetsuta: entrambi hanno compiuto grandi passi avanti quest’anno, soprattutto nella seconda parte di stagione, quando si sono avvicinati di più alle prime posizioni. Saremo sulla strada giusta fin da subito.”

“Tetsuta ha attirato la nostra attenzione ultimamente” ha precisato Pit Beirer, KTM Motorsport Director. “Con Brad Binder in MotoGP, abbiamo accolto un altro pilota nella nostra KTM GP Academy: è stata una buona mossa per la squadra di Aki. Ci porta grande esperienza in Moto2, conosce già Aki ed il suo modo di lavorare, questo è promettente. Abbiamo espresso chiaramente i nostri programmi per il 2020 ed il team di Aki ne è parte integrante. La KTM GP Academy è un metodo per sfornare nuovi talenti, seguendo gli esempi di Miguel Oliveira e Brad Binder.”

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