1 Marzo 2019

Moto2: KALEX contro KTM, si ricomincia

KALEX e KTM: le ultime stagioni hanno visto predominare il primo costruttore, ma il secondo è pronto per dare nuovamente battaglia in questo 2019.

La categoria intermedia si prepara a vivere un nuovo atto del duello tra i telaisti KTM e KALEX, che si sono imposti in tutti i test invernali finora disputati. Anzi, era stato il costruttore tedesco ad avere la meglio inizialmente, ma il lavoro svolto in Austria ha portato al livellamento di prestazioni. Ne abbiamo avuto un assaggio in Spagna: a novembre a Jerez Binder (KTM) accusava quasi un secondo da Marini, primo pilota KALEX. A febbraio, sempre a Jerez, il sudafricano ha chiuso al comando con 7 millesimi di vantaggio su Lowes (KALEX).

Le modifiche apportate in KTM riguardano soprattutto la rigidità del telaio, ritenuta eccessiva. Si è lavorato anche per risolvere il problema del chatter, evidenziato da tutti i piloti equipaggiati dalla casa austriaca. Cambiamenti che hanno portato quindi ad importanti passi avanti. Come detto, Binder ha chiuso al comando i test ufficiali a Jerez ma, come sottolineato da Ajo, i ragazzi KTM hanno mostrato un buon passo. L’obiettivo sarà anche quest’anno uno solo: interrompere lo strapotere KALEX, che ha già conquistato un buon numero di titoli costruttori e piloti.

Dalla nascita della categoria Moto2 (2010) il telaista tedesco ha festeggiato ininterrottamente il titolo costruttori dal 2013. A questo aggiungiamo sette campionati piloti, partendo da Stefan Bradl nel 2011 ed arrivando a Francesco Bagnaia l’anno scorso, senza dimenticare Pol Espargaró, Tito Rabat, Johann Zarco (due volte) e Franco Morbidelli. Non che i rivali siano mancati, anzi: inizialmente in Moto2 avevamo una grande varietà di telaisti come Moriwaki, Speed-Up, Tech 3, Suter, Motobi e FTR. Alcuni di questi nomi sono spariti dalla categoria intermedia, mentre registriamo gli arrivi di ‘giovani progetti’ come KTM ed il telaista giapponese NTS, nel 2019 alla seconda stagione iridata.

Da sottolineare appunto come il progetto KTM in Moto2 sia molto giovane. Assieme a WP, il costruttore austriaco è approdato nella categoria intermedia ‘solo’ nel 2017, grazie ad un accordo con Ajo Motorsport. Un impegno ufficiale, che nel 2018 si è allargato ad altre squadre, in azione la scorsa stagione proprio con telai KTM. L’annata appena conclusa poi è stata la prima in cui il costruttore di Mattinghofen è riuscito a insidiare KALEX nella lotta per il titolo piloti. Il duello Bagnaia-Oliveira è stato il filo conduttore di tutto il campionato, anche se alla fine è stato l’italiano (pilota KALEX) ad assicurarsi la corona iridata.

Ma la battaglia era iniziata già prima, nel 2017: al Sachsenring infatti Miguel Oliveira perse contro Franco Morbidelli per appena 65 millesimi. Bisogna poi aspettare l’Australia, quando lo stesso Oliveira si assicura la vittoria. Il portoghese, allora in Red Bull KTM Ajo, aveva interrotto una striscia di ben 49 successi KALEX, la più lunga di sempre per un costruttore dal 1949 (anno di nascita del Motomondiale). Curiosamente, il record precedente apparteneva proprio a KTM, ma in Moto3, con 27 successi consecutivi tra il 2013 ed il 2014.

Tanti gli aspiranti al titolo per KALEX (citiamo per esempio Marini, Marquez, Lowes), ma non è da meno KTM, che punterà in primis su Binder. I test in Qatar di questi giorni saranno una sorta di ‘prova del nove’ per entrambi i telaisti, alle prese con novità non indifferenti come il motore Triumph o l’elettronica Magneti Marelli. Chi avrà la meglio quest’anno? Sarà di nuovo KALEX contro KTM o si inseriranno anche altri? Appuntamento dal 10 marzo, per dare ufficialmente il via ad una nuova combattuta stagione nella categoria intermedia del Motomondiale.

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