24 Ottobre 2022

Moto2, Italia a due facce: Arbolino spicca il volo, Vietti che disastro

Chi sale e chi scende: Tony Arbolino sta crescendo, Celestino Vietti invece continua a cadere. Due facce di un'Italia però troppo presto fuori dalla lotta Moto2.

arbolino vietti sepang, moto2

Il Gran Premio di Sepang appena concluso è stato un altro esempio delle due facce dell’Italia viste quest’anno in Moto2. Da una parte Celestino Vietti, dall’inizio sprint ad una sequenza impressionante ed inspiegabile di disastri. Dall’altra invece Tony Arbolino, che ha faticato parecchio per una buona metà (ed anche di più) di stagione, prima di iniziare sul serio a volare in alto. In Malesia quest’ultimo ha brillato ancora una volta, mentre il primo s’è ormai giocato anche il podio iridato… I due maggiori rappresentanti di un paese che ha smesso troppo presto di dire la sua nella categoria, in una stagione dai percorsi diametralmente opposti.

Tony Arbolino, segnali importanti

Il terzo posto iridato è a 24,5 punti di distanza, quindi matematicamente ancora possibile, anche se praticamente molto difficile da centrare. Ma a conti fatti possiamo dire che Tony Arbolino s’è reso protagonista di un bel passo avanti in questa sua seconda annata in Moto2. Non solo a livello di punti, passando dai 51 complessivi del 2021 ai 175,5 quest’anno, con un GP ancora da disputare. Ci sono anche quattro zeri a referto, ma altrimenti Arbolino ha chiuso una sola volta fuori dalla top ten! Spiccano su tutto poi il 3° posto a Jerez e tre vittorie stagionali, due ottenute negli ultimi tre GP. Segnali di crescita importanti per il pilota lombardo, che ora sembra aver trovato la quadra. Peccato però che ormai la stagione sia agli sgoccioli… Ma è certo un punto importante da cui ripartire per la prossima stagione mondiale. Con la speranza che ci sia almeno un italiano protagonista, quindi che ci sia anche lui, sulla scia di questi ultimi risultati di peso.

Celestino Vietti rimandato

È difficile capire invece la stagione del pilota di punta del team VR46, che ha fatto esattamente l’opposto del connazionale. Anzi, anche peggio: chi poteva pensare che Celestino Vietti, che comandava la classifica iridata con vittorie e podi nella prima parte di stagione, sarebbe arrivato quasi alla fine con 5 incidenti in 7 GP? Una sequenza di ritiri in gara (8 in tutto, uno solo per problemi meccanici) che Vietti non aveva mai messo a referto né nei suoi anni Moto3 né nella stagione d’esordio in Moto2. E dietro di lui arrivano gli scatenati Jake Dixon, Alonso Lopez e Pedro Acosta, un trio pronto a soffiargli anche il 5° posto mondiale in cui si trova ora. Bisogna provare a limitare i danni a Valencia, cercando di chiudere almeno in zona punti un’annata iniziata con tutt’altre aspettative… Poi ci sarà l’inverno per ricostruirsi e tornare all’attacco nel 2023, con la speranza che sia un anno ben diverso.

Foto: motogp.com

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