5 Gennaio 2020

Moto2: Il dominio KALEX e la fedeltà al telaio in alluminio

Dall'esordio della Moto2 nel 2010, KALEX continua col telaio in alluminio. Alex Baumgärtel ne fa un confronto col chassis in acciaio.

kalex moto2

Sono ormai parecchi anni che KALEX continua il suo dominio nella categoria intermedia del Motomondiale. Basti pensare che quello conquistato da Alex Márquez nel 2019 è l’ottavo titolo piloti, nonché il settimo titolo costruttori. La maggior parte delle moto presenti in griglia ormai sono fornite dalla casa tedesca. Alex Baumgärtel, che ne è il fondatore assieme a Klaus Hirsekorn, parla della fedeltà al telaio in alluminio, sicuri di aver preso la strada giusta. Non manca comunque un confronto col chassis in acciaio.

I risultati sembrano confermare che la prima scelta sia quella giusta per la struttura tedesca, che fin dall’esordio della Moto2 nel 2010 punta sul telaio in alluminio. “Si tratta di una tecnologia molto flessibile” ha detto Baumgärtel, secondo quanto riportato da Speedweek. “Certo, lo è anche quello di acciaio, ma credo che questo invece sia molto sensibile.” Un aspetto che non lo convince così tanto da pensare ad un eventuale ‘cambio’: “La sua elasticità è circa 2 volte e mezzo più alta. Questo però fa sì che la sensibilità alla geometria sia maggiore, anche troppo.”

Una filosofia completamente diversa da KTM, che per bocca del CEO Stefan Pierer ritiene il telaio in acciaio quasi “una religione”. Da ricordare che la struttura austriaca ha lasciato la Moto2 a fine 2019. In casa KALEX comunque non trascurano questa diversità. “Il vantaggio del chassis in acciaio è che è più facile apportare modifiche quand’è necessario” ha ammesso Baumgärtel. Un grande differenza rispetto ai telai in alluminio, anche a livello di produzioni di serie. “Ogni volta è più complesso. Bisogna ridisegnare il pezzo completo e questo implica dei costi maggiori.”

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