24 Novembre 2020

Enea Bastianini: “VR46 Academy? Se me l’avessero chiesto, avrei detto di no”

Enea Bastianini campione Moto2. Le lodi di Fausto Gresini: "Nessuno gli ha regalato qualcosa". E di Giovanni Sandi: "La svolta dopo il podio in Qatar."

enea bastianini

La classe Moto2 è tornata a parlare italiano grazie ad Enea Bastianini. Un solo anno di ‘pausa’, con Alex Márquez, ha interrotto la sequenza di titoli tricolori, ma quel che è certo è che si sta rivelando una categoria consegnale ai nostri ragazzi (guardiamo anche l’Europeo di categoria vinto da Yari Montella). Quel che è certo però è che questo è stato l’anno della svolta per ‘Bestia’, che dopo anni mondiali di alti e bassi è riuscito a raccogliere i frutti di un talento già intravisto quand’era ben più piccolo. Arriverà in MotoGP da campione del mondo: sul muso della sua Ducati però ci sarà il 23, visto che il ‘suo’ 33 è già di Brad Binder.

Figlio di Antonella ed Emilio (un commerciante ambulante), persone semplici e riservate, ha seguito un suo percorso nelle due ruote. A volte sbagliando, vedi il passaggio in Estrella Galicia 0,0 dopo aver chiuso da vice-campione del mondo con Gresini. “Era ancora un bambino, puoi raccontargliela, ma finché non ci sbatte la testa continua a credere che l’erba del vicino sia la più verde” ha detto di quel momento l’ex bicampione 125cc. Ma ‘Bestia’ poi non rimpiange di non essere entrato nella VR46 Academy. “Non ci ho mai pensato, e loro non me l’hanno mai chiesto. Se lo avessero fatto, avrei detto di no” ha sottolineato Bastianini a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Dal 2015 mi alleno con Antonio Lacasella, è un rapporto che funziona.”

Periodo in cui ha legato particolarmente con Tatsuki Suzuki e Mattia Casadei. Domenica abbiamo proprio visto un felice ‘giapporiccionese’ tra i primi ad accogliere il neo iridato Moto2 dopo il traguardo. Nel 2019 ecco il cambio di categoria: passa in Italtrans, su indicazione di Giovanni Sandi che da tempo lo teneva d’occhio. Parliamo nientemeno che del capotecnico campione del mondo con Harada (250cc), Max Biaggi (3 in 250 e 1 in WSBK) e Jorge Lorenzo (2 in 250). “Non era arrivato troppo preparato. La svolta vera c’è stata quest’anno: col podio in Qatar ha capito che poteva giocarsi qualcosa di importante.” A Portimao il coronamento di un sogno: il primo titolo personale del pilota, il primo titolo Italtrans. In un’annata tutt’altro che semplice.

Ma dicono che le difficoltà aiutino a tirare fuori il meglio di noi stessi. È stato il caso del nostro portacolori. “Oggi è una Bestia grintosa” ha aggiunto Fausto Gresini sempre a ‘La Gazzetta’. “Sa cosa vuole, ha una grande capacità intellettiva e una visione di gara lucida. Mi è piaciuto come ha vinto, nessuno gli ha regalato qualcosa.” Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sandi (“Mi serviva uno come lui” ne ha detto Bastianini). “A Dall’Igna ho detto che Enea ha il talento per guidare ogni moto” ha rincarato. “Poi la MotoGP richiede una capacità di adattarsi all’elettronica che ancora non ha, ma sarà solo questione di tempo.”

Lascia un commento

2 commenti

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    Grande Bestia! Se hai talento non c’è bisogno di
    andare in Accademy con altri ragazzi nell’ombra
    di Rossi.Il carattere non gli manca e con questa
    mentalità deve approcciarsi alla nuova categoria
    con entusiasmo.

    • fabu ha detto:

      Bastianini è un pilota che non ama molto sottostare alle regole, agli allenamenti, un pò come Fenati. gran talento ma più difficile da inquadrare. la Accademy è una scuola e organizzata come tale. e poi chi l’ha detto che per vincere bisogna per forza passare dall’Accademy? Rossi no di sicuro.