27 Agosto 2022

Compagno avversario: come stanno andando i duelli in famiglia MotoGP?

Abbiamo analizzato i risultati dei compagni di squadra dell'intera MotoGP. E abbiamo scoperto cose sorprendenti....

bagnaia miller, motogp

“Il primo rivale è sempre il tuo compagno di squadra.” Un modo di dire che non è mai cambiato nel corso degli anni. Chiaramente la cosa funziona anche in MotoGP, in cui chiaramente non mancano i duelli tra compagni di squadra, prima ancora che con gli altri. Motivazioni in più per essere sempre i migliori anche contro i ragazzi delle altre squadre. Non mancano quasi cappotti, lotte equilibrate, sorprese: vediamo com’è la situazione dopo 13 Gran Premi. Non compare Repsol Honda, confronto impossibile visto il pronto stop di Marc Marquez.

Yamaha Factory
Iniziamo dalla squadra del campione del mondo in carica. Il confronto tra Fabio Quartararo e Franco Morbidelli è purtroppo impietoso. L’italiano (un 7° posto come miglior risultato, la sua unica top ten) sfortunatamente non sta ingranando in sella alla M1, al contrario del collega francese che è ancora saldamente al comando della classifica piloti. Tranne per la tappa ad Assen, con entrambi ritirati, ‘El Diablo’ ha sempre battuto il compagno di box. Una stagione che sembra avviarsi verso un netto cappotto da parte di Quartararo su Morbidelli. 12-0, un pareggio

RNF Yamaha
Il duello tra Andrea Dovizioso e Darryn Binder si concluderà a Misano, col ritiro dell’esperto pilota italiano. Una stagione purtroppo deludente per lui, quasi alla pari dell’esordiente compagno di box, in arrivo dalla Moto3. In alcune occasioni però il pilota sudafricano ha chiuso davanti a ‘Dovi’: in Indonesia, con la sua prima ed unica top ten, ma anche in Argentina (18° Binder, 20° Dovizioso). A cui aggiungere il Mugello (16° contro 20°) ed il GP in Catalunya (Binder 12°, Dovizioso ritirato). In tutte le altre occasioni il forlivese ha fatto meglio, pur con tanti piazzamenti fuori dai punti… 9-4

Aprilia Racing
Aleix Espargaro è il più esperto in sella alla RS-GP, Maverick Viñales è la “new entry” che sta risalendo la classifica. Un duello interessante tra i due ragazzi della casa di Noale, che non ha visto il Capitano sempre davanti al collega. Il pilota #12 chiude come top Ducati per la prima volta nelle Americhe, 10° proprio davanti al #41. Quest’ultimo però in seguito si rifà con gli interessi, in particolare grazie a ben quattro podi consecutivi. Ad Assen ed a Silverstone però ecco che Viñales torna davanti con i suoi primi podi targati Aprilia. Primi segnali di una crescita sicuramente più consistente l’anno prossimo. 10-3

Ducati Team
La stagione di Pecco Bagnaia e di Jack Miller inizia con un pari, visto che entrambi si ritirano nel GP inaugurale in Qatar. L’australiano poi è nettamente davanti, 4° in Indonesia contro il 15° posto del collega. Posizioni invertite in Argentina, l’italiano in top 5 ed il #43 ai margini della zona punti. Miller sale poi sul podio ad Austin, mentre Bagnaia chiude 5°, situazione ancora invertita con lo zero del primo e la P8 del secondo in Portogallo. Da Jerez ‘Pecco’ inanella cinque vittorie, alternate però da tre gravi zeri, uno solo per colpa altrui. Errori che spiegano la classifica attuale… Ma è una situazione piuttosto livellata tra i due ragazzi di punta di casa Ducati. 7-5, un pari

Team Suzuki
Si può dire metà e metà per la squadra destinata a lasciare la MotoGP a fine 2022. Joan Mir ed Alex Rins si sono divisi buoni risultati e parecchi zeri, tutti concentrati dopo l’annuncio a Jerez… Inizia meglio Mir in Qatar, Rins risponde con quattro GP davanti al collega, due sul podio. A Jerez l’iridato 2020 fa meglio del connazionale, da lì in avanti iniziano i problemi. Due doppi ritiri, spicca un 4° posto per Mir in Catalunya, in Germania Rins è infortunato ed il collega si ritira. Il maiorchino è ancora davanti ad Assen, seguono poi altri due zeri di cui beneficia il #42. 4-6, tre pari

KTM Factory
L’ultimo anno insieme per Brad Binder e Miguel Oliveira, in attesa di capire cosa farà il portoghese l’anno prossimo. Non è una stagione semplice per Mattinghofen, ma il sudafricano attualmente sta facendo un po’ di più la differenza. Oliveira gli ha chiuso davanti quando ha trionfato in Indonesia, poi in Portogallo (5° contro l’unico ritiro del collega) ed a Silverstone (5°-11°). In tutte le altre occasioni Binder gli ha chiuso ampiamente davanti, a volte anche con qualche problema tecnico da gestire come la carenatura danneggiata o i problemi di gomme. 10-3

Pramac Ducati
Si può dire lo stesso anche per Johann Zarco e Jorge Martin, confermatissimo duo anche per il 2023. Dal Qatar alla Francia lo spagnolo ha vissuto più bassi che alti, con quattro zeri per cadute ed un altro piazzamento fuori dai punti a dimostrarlo. Due errori per il collega, che invece ha tenuto saldamente la top ten, con anche due podi. In Argentina e nelle Americhe però Martin ha chiuso davanti a Zarco, situazione ripetuta qualche altra volta anche in seguito. L’ex iridato Moto3 non ha più sbagliato, il francese invece ha commesso un errore a Silverstone, quando la vittoria sembrava vicina… In Catalunya, Martin ha chiuso sul podio proprio davanti a Zarco, fa meglio anche ad Assen, in Austria invece ha ‘buttato’ un podio per un errore. 7-6

Gresini Ducati
Due pari per Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio, che hanno chiuso con un doppio zero sia in Portogallo che in Catalunya. Buona parte della stagione però pende in favore del futuro secondo pilota Ducati Team, forte in particolare di tre vittorie conquistate a Losail, Austin e Le Mans. Il debuttante MotoGP invece s’è fatto vedere in seguito: dopo sei zeri sono arrivati i primi punti, in seguito riesce a chiudere davanti al collega. Al Mugello è 11°, con ‘Bestia’ ritirato, in Germania è 8° con Bastianini 10°, in Austria beneficia del ritiro del #23 per guai meccanici. 8-3, due pari

VR46 Ducati
Un testa a testa interessante anche tra Luca Marini, con un anno di esperienza, e Marco Bezzecchi, al debutto in MotoGP. Quest’ultimo è davanti al collega al 3° GP in Argentina, 9° contro 11°, ma si ripete anche a Jerez (9°-16°) ed al Mugello (5°-6°). Marini risponde, allungando la sua serie davanti al compagno di box, ma ad Assen è solo 17°, mentre Bezzecchi festeggia il suo primo podio di categoria. Dopo la pausa il rookie è davanti, in Austria invece il numero #10 realizza la sua gara più bella in classe regina, 4° contro la nona posizione (in rimonta) di Bezzecchi. 8-5

KTM Tech3
Annata d’esordio difficilissima per Remy Gardner e Raul Fernandez, arrivati in classe regina da dominatori della Moto2. A referto più zeri che punti nei loro primi 13 GP disputati, ma facciamo comunque un confronto a livello di piazzamenti al traguardo. Gardner prende i primi punti in Qatar, seguono per lui tre GP sempre dietro al collega spagnolo. Fernandez poi salta due gare per infortunio, ‘pari’ in Francia con il ritiro di entrambi i ragazzi Tech3, poi troviamo Gardner davanti per i due round successivi. Lo spagnolo farà poi meglio solo in Germania ed in Austria. 7-6

LCR Honda
Prendiamo in esame solo la squadra di Lucio Cecchinello, visti i problemi con Marc Marquez nel team factory. Per Takaaki Nakagami ed Alex Marquez non è una stagione semplice, in linea con quanto fatto anche dagli altri ragazzi Honda. I due si sono abbastanza alternati a livello di risultati. Per il giapponese contiamo quattro top ten, bilanciate però da ben cinque zeri, mentre lo spagnolo conta quattro zeri (uno in concomitanza col collega) e due top ten. Prevalgono comunque piazzamenti ai margini della zona punti o leggermente più avanti, ma in più occasioni il pilota di Chiba è riuscito a chiudere davanti. 8-4, un pari

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Foto: motogp.com

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