25 Marzo 2021

Andrea Migno: “Non sento la pressione di essere tra i più esperti in Moto3”

ESCLUSIVA. Vita nuova per Andrea Migno in Moto3. La nuova avventura con Snipers: forse l'ultima chance per sbocciare definitivamente nella classe leggera?

Andrea Migno si appresta a vivere la settima stagione completa nel mondiale Moto3 e lo farà affrontando una nuova avventura. Il pilota di Saludecio cambia colori e, dopo gli anni con Sky Racing Team VR46, Angel Nieto Team (Aspar) e Bester Capital Dubai, passa alla corte di Mirko Cecchini nello Snipers Team. Forse non l’ultima chance per sbocciare definitivamente nella classe leggera, ma probabilmente una delle più propizie.

Migno dovrà affrontare per la prima volta il passaggio ad una moto diversa (da KTM ad Honda), ma i test prestagionali hanno sorriso ad Andrea e la sua squadra. I riscontri cronometrici sono stati importanti, ma soltanto nel primo weekend vero di gara vedremo a che punto saranno rispetto ai rivali. L’obiettivo comune è chiaro: essere protagonisti e rincorrere quel titolo soltanto sfiorato dalla squadra dei ‘Cecchini’ nelle ultime due stagioni.

“In Qatar scopriremo il nostro potenziale”

“La preseason è andata bene, mi sento piuttosto bene”, ci racconta Migno. “Mi sono trovato bene in tutti i circuiti in cui abbiamo fatto i test. Sono riuscito ad essere abbastanza veloce”. Manca la prova definitiva: “Questo venerdì, ma in generale nel weekend avremo il riscontro più veritiero del nostro potenziale. Mi sto trovando bene con la squadra, non ha bisogno di presentazioni. Speriamo di divertirci insieme”.

Andrea in questi anni è passato per strutture di livello: “Le cose fondamentali in queste squadre non mancano mai. Magari nel team Sky la differenza può essere rispetto ad altri nel dover riempire tanti altri punti di vista e altri lati. Comunque sia, le cose fondamentali ovviamente non mancano, quelle più importanti”. Cambia il pacchetto tecnico: “La Honda Moto3 mi sta piacendo, anche se non l’ho conosciuta al 100%. Spero che il feeling possa migliorare sessione dopo sessione”. 

“Essere tra i più esperti non significa niente di particolare”

Come detto, quella in arrivo sarà la 7° stagione per Migno. Un veterano di categoria: “Non sento la pressione di essere tra i più esperti. È un dato di fatto, ma non significa niente di particolare. Gli anni di Moto3 mi hanno insegnato tanto, vediamo se questi insegnamenti daranno i loro frutti. In particolare non mi ha fatto imparare niente, ma è ciò per cui lavoro tutti i giorni e nel complesso mi ha istruito su tutto in generale”.

È indubbio che se il 2021 dovesse andare bene, si può pensare al salto. “Mi è sempre piaciuto farlo, ma appena farò una stagione degna un posto in Moto2 sono sicuro di trovarlo. Quando fai una bellissima stagione in Moto3 una sella nella categoria successiva si riesce a pescare”. Per fare una bella stagione però cosa serve? “La costanza, è un aspetto su cui devo sicuramente lavorare. Non c’è però un punto singolo su cui devo concentrarmi se non migliorare su tutti gli aspetti”.

“La passione muove tutto quello che faccio”

A Migno sicuramente la voglia e carica di iniziare non manca, così come la passione. “Mi ritengo un appassionato: la passione è ciò che muove tutto quello che faccio per andare in modo, compresi gli sforzi e i sacrifici”. Con Andrea giochiamo un po’ come in altre circostanze, chiedendogli dove si vede tra cinque anni: “Non ci ho mai pensato, la strada è lunga e in salita. Con il Covid non si può sapere neanche cosa si fa tra un giorno e l’altro”.

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