1 Maggio 2019

Andrea Dovizioso: “Alvaro Bautista sta sorprendendo anche me”

Il pilota Ducati a Jerez corre il 200° GP in top class, da capoclassifica. "Io e Valentino competitivi? Tanta roba"

Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso domenica a Jerez correrà il 200° GP in MotoGP. Ci arriva da capoclassifica, anche se dopo tre gare i migliori sono tutti racchiusi in pochi punti. Sul tracciato spagnolo il pilota Ducati non è mai andato a podio. Su La Gazzetta dello Sport in edicola mercoledi primo maggio Andrea Dovizioso parla del suo momento e degli avversari. E anche del gran momento di Alvaro Bautista in Superbike. L’intervista è di Paolo Ianieri, eccone alcune parti.

«Un po’ sono sorpreso anch’io. Mi aspettavo che potesse andare forte, ma cambiando moto non puoi prevedere l’adattamento. La Ducati ha fatto passi avanti, ma gli altri faticano, non so se è solo questione di superiorità di moto».

Oggi la classifica dice Dovizioso leader. Come un anno fa, più solido di un anno fa.

«C’è ancor più sostanza. Contro avversari ancora più forti, tre moto e tre piloti dalle caratteristiche diverse ma che a ogni fine gara son sempre davanti. Ma io a Jerez vado molto carico».

La classifica dice anche 1° Dovizioso e 2° Rossi.

«Bello, tanta roba. Vedere Valentino così competitivo fa bene al campionato, fino alla fine lui sarà uno tosto».

Ha detto che lei a 40 anni non sarà ancora in MotoGP.

«Vero».

E’ troppo dire che vincerà uno tra Marquez, Dovizioso o Rossi?

«È azzardato dare nomi precisi, ma vedo noi quattro, compreso Rins, con quel mezzo punto in più di possibilità di giocarsela».

Rins e la Suzuki hanno completato il divario?

«Ho paura di sì, anche se spero di sbagliarmi».

Chi per ora manca è Lorenzo.

«Non sapevo davvero cosa aspettarmi da Jorge. Ha avuto alti e bassi strani, ha fatto vedere che può andare forte ma non ha davvero concretizzato. E avendolo vissuto gli ultimi due anni in Ducati, lui è veramente strano come metodo: può andar piano tanto tempo, discutere, litigare, ma da un momento all’altro mette a posto tutto e fa cose da campione. Se Jorge si fosse giocato subito le gare sarebbe stato una bega, sarei stato più sorpreso di quello. Ma non vuol dire che non lo farà».

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