11 Febbraio 2020

Addio Giancarlo Morbidelli: si spegne all’età di 86 anni

Giancarlo Morbidelli si è spinto all'età di 86 anni dopo una settimana di ricovero. Quattro titoli iridati tra le classi 125 e 250.

Giancarlo Morbidelli

Giancarlo Morbidelli si è spento ieri all’ospedale di Fano all’età di 86 anni, dopo una settimana di ricovero. Aveva iniziato come operaio dell’Enel dopo il servizio militare, fino a diventare piccolo imprenditore e infine industriale delle macchine utensili. Coltivava una grande passione per i motori, tanto che nel 965 allestì all’interno dell’azienda un piccolo reparto corse. Nel 1969 a Imola debuttò la prima Morbidelli da GP, l’anno seguente arrivò la prima vittoria in 125 a Brno con Gilberto Parlotti.

Dopo 2 titoli nella 125 e 3 nella 50 il grande Angel Nieto decise di passare alla moto biancoazzurra, ma non andò oltre 3 secondi posti. Il primo titolo arrivò nel 1975 con Paolo Pileri, sulla 125 progettata dall’ing. tedesco Jorg Möller, l’anno successivo il bis con Pier Paolo Bianchi, quindi il ‘77 magico, campione 125 con Bianchi e 250 con Mario Lega. “Leggevo una dida sotto una foto che mi ritrae con Morbidelli e Pileri, “quattro gatti che hanno battuto i giapponesi”. È stato così: in quelle parole c’è l’essenza di quello che è stato Morbidelli — ricorda Lega —. Il primo aggettivo che mi viene in mente è appassionato. Era partito da zero, la sua fortuna fu incontrare Möller “mani d’oro”, tecnico eccezionale. Non aveva paura a togliersi la giacca, rimboccarsi le maniche e armeggiare sulla moto“.

La passione per i motori venne ereditata anche da suo figlio Gianni, pilota di auto che nel 1991 arrivò a guidare la Ferrari F1 e collezionando un 6° posto in Australia. “Mio padre è stato un artigiano della meccanica, un genio – riporta La Gazzetta dello Sport -. Eravamo cane e gatto, ma ci volevamo un bene dell’anima. Era il padre ideale per uno sportivo. Non interferiva mai, sempre presente e a sostenermi. Mi costruì la prima moto a 3 anni, ma alla fine andai coi kart, erano più abbordabili“.

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