5 Luglio 2021

MXGP: Jeffrey Herlings, il valore del ritorno alla vittoria

Jeffrey Herlings chiude una domenica a due facce: sfortuna e rimonta in Gara 1, trionfo in Gara 2 che vale la vittoria finale. Il talento di Geldrop sta tornando.

Jeffrey Herlings KTM MXGP Maggiora

Un sasso e la rimonta, poi il fango e il primo gradino del podio. Con queste parole possiamo definire il ritorno al successo di uno dei grandi protagonisti del Motocross internazionale. Jeffrey Herlings ha messo a referto il suo primo sigillo: il sesto posto in Gara 1 gli ha dato la carica per conquistare una strepitosa vittoria in Gara 2, determinante per la vittoria del GP. Una domenica a due facce che porta però la prima vittoria di questo 2021, che gli vale anche un sensibile avvicinamento al campione MXGP in carica e leader iridato Tim Gajser, distante solo sei punti. Oltre ad essere un forte segnale della voglia di essere sempre tra i primi della classe.

Non è un’assurdità ricordare che Herlings finora ha ottenuto molto, ma meno di quanto avrebbe potuto. Complici i tanti infortuni che hanno compromesso alcune sue stagioni, e coi ‘se’ purtroppo i risultati non arrivano. Anche quest’anno è ripartito dopo l’ennesima lesione ed è l’unico con tre podi overall nei tre eventi finora disputati (2° in Russia, 3° in Gran Bretagna, 1° in Italia). Parlando nello specifico della tappa a Maggiora, la giornata si apre al meglio con la prima pole position stagionale, ma la fortuna gli volta le spalle in Gara 1. Una pietra incastrata nel sistema frenante posteriore gli fa perdere davvero tanto tempo, ma limita i danni con un combattuto 6° posto.

Prima del via di Gara 2 compare invece la pioggia (“Un po’ inaspettata”), trasformando quindi la seconda corsa in una ‘lotta nel fango’. Ma è in queste condizioni che emerge Jeffrey Herlings. A lungo (11 giri su 17) rimane dietro al connazionale Coldenhoff, prima dello spunto vincente che gli permette di superarlo e dare il via alla fuga per la vittoria. Il GP si chiude con 40 punti ex aequo per i due ragazzi olandesi e per Cairoli 3°. Ma la vittoria (la numero 91 in carriera) permette all’alfiere KTM di conquistare un importantissimo risultato. E, come detto, di ricucire su Gajser, solo settimo in un round più complicato del previsto.

La stagione è lunga, la sfida è apertissima ed il campionato è un pensiero ancora molto lontano per il pilota di Geldrop. Siamo solo all’inizio del campionato, ma il ritorno alla vittoria è certo una bella iniezione di fiducia. “Non guardo i punti” ha sottolineato Herlings alla fine dell’evento a Maggiora Park. “In passato lo facevo, qualche volta sono stato davanti anche di 150 punti… Ma non ho vinto, ora non mi metto più a contare. Penso solo ad una gara alla volta, cercando di dare il massimo in ogni singolo evento.” Tra due settimane si va ad Oss, circuito di casa dell’iridato MXGP 2018, che certo sarà uno degli osservati speciali.

Foto: KTM images/Ray Archer

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1 commento

  1. FRA 1988 ha detto:

    Per spiegare Herlings basta andare indietro 11 anni e vedere che a 16 anni era già uno dei top rider della Mx2. Tutti i 4 titoli persi( 2015,2016,2019 e 2020) sono stati per incidenti occorsi quando era con ampio vantaggio sulla concorrenza. Non me ne voglia Gasjer, ma c’è una netta differenza di talento. Herling ha vinto 91(91!) gp a 27 anni ancora da compiere. Sono numeri migliori di quelli avuti da Everts che alla stessa età ne aveva 50 di trionfi. Tony e Herlings sono i migliori piloti di questa epoca.Gli Usa che 12 anni fa dominavano ,ora non sanno più vincere il trofeo delle nazioni e questo è dovuto ad un livello straordinario del cross continentale.