3 Gennaio 2020

MXGP: Romain Febvre, la sfida 2020 con cambi di team e numero

Romain Febvre torna in sella dopo il lungo stop forzato per infortunio. Il francese affronterà il 2020 con un nuovo team, oltre al cambio di numero.

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Tre mesi di stop forzati per infortunio (frattura del femore), poi il ritorno in sella per preparare al meglio la sfida 2020. Romain Febvre, neo acquisto Monster Energy Kawasaki Racing Team, si è concesso solo pochi giorni a casa per celebrare le feste natalizie, prima di riprendere l’intenso programma di allenamento in Sardegna. Il francese ha accumulato finora circa quattro settimane in moto, dopo aver ricevuto l’OK dai medici in Belgio per ricominciare. A dicembre ha avuto modo così di iniziare a conoscere il suo nuovo team e la Kawasaki KX450-SR.

“Ad alcuni piloti piace la Spagna, io invece preferisco la Sardegna” ha sottolineato Romain Febvre. “Apprezzo molto l’isola e conosco bene tutti i circuiti in cui possiamo correre. Il tempo normale è buono e non servono ore di strada per spostarsi da un posto all’altro.” Come detto, un ritorno in sella dopo un lungo ed importante infortunio. “Ho percorso solo qualche giro in Belgio per capire se tutto era a posto, poi ho raggiunto i meccanici. Inizialmente ho avvertito qualche fastidio alla gamba, ma sono davvero contento di essere tornato a correre in moto.” 

Cambio di team, di moto ed anche di numero. Nel 2020 Romain Febvre utilizzerà il #3 sulla sua KX450-SR, quasi volesse ripartire da zero dopo la lunga sosta forzata. “Quand’ero in ospedale non avevo molte cose da fare” ha spiegato. “Un giorno mi è venuta l’idea di cambiare il numero di gara. Ne volevo uno breve ed il 3 era disponibile. Avevo sempre corso col #461 nella mia carriera, ma non aveva alcun significato per me. Da bambino correvo col #61, ma col passaggio in motocross non era più disponibile in Francia, così ho aggiunto un 4 davanti. Per questa nuova decade cambio team, moto ed anche numero.”

Sensazioni positive fin da subito con la nuova moto. “Le caratteristiche del motore si adattano perfettamente al mio stile di guida. Non male avere questo feeling, prima di iniziare a provare varie opzioni e setting. Per il momento penso solo a ritrovare il mio limite dopo uno stop così lungo.” La fase di recupero infatti non è ancora conclusa. “A metà gennaio inizieremo a realizzare varie prove per preparare il mio ritorno. Ora è troppo presto per dire quando e dove disputerò la mia prima gara, ma l’entusiasmo non manca.”

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