15 Settembre 2019

MXGP 2019: la rivincita degli “altri”

Il mondiale 2019 di motocross va in archivio con una classifica inaspettata, dovuta anche ai tanti infortuni ma pure alla crescita di diversi piloti e team

Glen Coldenhoff

La stagione 2019 del mondiale di motocross ha ufficialmente chiuso i battenti con il successo numero 86 di Jeffrey Herlings. Un campionato che ha visto diversi colpi di scena, con tanti infortuni che hanno cambiato il destino della stagione, tra qui quello di Antonio Cairoli. Oltre a Tim Gajser e Jorge Prado, vincitori dei mondiali MXGP e MX2 questa stagione sarà ricordata come quella degli “altri”.

STAGIONE DA RICORDARE

Dietro a Gajser, seppur staccati di diversi punti, sono saliti sul podio del campionato Jeremy Seewer e Glen Coldenhoff. Lo svizzero, passato in Yamaha ufficiale in questa stagione, è stato indubbiamente il pilota più regolare. Sette podi e soprattutto una costanza di rendimento che unita all’assenza di qualche big gli ha permesso di conquistare il secondo posto del mondiale. A Seewer probabilmente è mancato quel qualcosa in più per vincere il primo GP nella 450 e il prossimo anno è chiamato alla riconferma nelle prime posizioni. Quel qualcosa in più anche a sorpresa l’ha avuto Glen Coldenhoff. Con due vittorie, e cinque podi consecutivi, l’ex ufficiale KTM ha ottenuto il terzo posto nel mondiale, primo privato a riuscirci da quando esiste il mondiale della MXGP. Negli ultimi due mesi l’olandese è stato indubbiamente il pilota più veloce in pista dimostrando una qualità che però nell’arco di un intera stagione non riesce spesso a mettere in evidenza.

BENE ANCHE ARNAUD TONUS

Buono il mondiale anche di Arnaud Tonus, soprattutto nella parte centrale della stagione dove ha probabilmente gettato al vento un possibile successo in Lettonia. Da segnalare anche l’ottavo posto assoluto di Jeremy Van Horebeek, passato da un trattamento ufficiale in Yamaha ad una Honda quasi da concessionario. Il belga si è tolto anche la soddisfazione di salire sul podio in Argentina davanti a diversi piloti ufficiali. Il 2020 del motocross avrà, si spera, ancora tanti protagonisti per un m0ndiale già partito dopo la bandiera a scacchi di Shanghai.

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