27 Settembre 2021

Motocross, Tony Cairoli: “10° Mondiale? Sono nove e mezzo”

Tony Cairoili vince il Motocross delle Nazioni con Lupino e Guadagnini. Nell'ultima stagione della carriera agguanta un trofeo che mancava al suo palmares.

Tony Cairoli vince il trofeo delle Nazioni

Tony Cairoli ha inseguito il sogno per 18 anni e lo raggiunge nell’ultimo anno di carriera. Sulla pista sabbiosa di Mantova conquista il trofeo delle Nazioni insieme agli amici e colleghi Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino. La settimana scorsa il pilota del team KTM Red Bull Factory Racing aveva rimediato una brutta caduta a Riola Sardo, costringendolo a saltare entrambe le gare. Ma qui voleva esserci ad ogni costo, ha assunto forti antidolorifici ed è partito subito a razzo.

Primo al termine delle prove libere, Tony Cairoli con la sua KTM SX-450F è scattato dal terzo cancello, ma alla prima curva viene buttato a terra da un avversario. Il siciliano è costretto ad una lunga rimonta, su una pista fradicia dopo le abbondanti piogge. 21° nella prima manche, nella terza frazione che vedeva la MXGP opposta alla MX2 riusciva a passare indenne la prima curva e a preservare la seconda piazza fino al traguardo. Una bella rivincita contro l’armata olandese formata da Herlings, Coldenhoff e Van de Moosdijk.

Un’impresa storica ma sofferta

L’Italia ha dovuto soffrire fino all’ultimo metro di fango per vincere il Motocross delle Nazioni. Nell’ultimo round la situazione si complica. Alex Lupino viene spinto fuori alla prima curva, la presenza di un laghetto gli impedisce di rientrare e lo fa in curva 2. “Dallo speaker ho sentito ‘Penalità per Lupino’ (10 posizioni; n.d.r.) e sono andato in tilt. Mi son detto ‘l’ho combinata grossa’”. Lupino cade nel tentativo di recuperare. “Ho sbattuto forte. Vedevo tutto nero, non capivo dove fosse la pista. Dal box mi dicevano che dovevo passare il pilota davanti a me per vincere il Nazioni. Nel finale sono andato oltre le mie possibilità e l’ho passato. È stata la gara più difficile della mia vita“.

Tony Cairoli aggiunge al suo palmares l’unico trofeo che ancora gli mancava. “Dopo la caduta della Sardegna sapevo che il Nazioni sarebbe stato difficile. Nella prima manche sono caduto e ho sentito dolore, ma nella seconda sono riuscito a mantenere la seconda piazza senza troppi problemi. In pista cercavo di ascoltare lo speaker ma non capivo cosa stesse succedendo con Alessandro; pensavo fossimo fuori dai giochi invece sul traguardo abbiamo potuto esultare per questa grande vittoria“. Un trofeo che vale quanto il decimo titolo mondiale in carriera? “Nono e mezzo, perché il Mondiale lo vinci da solo, ma il Nazioni mancava nella mia bacheca“.

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1 commento

  1. Max75BA ha detto:

    Bellissimo modo di congedarsi.