20 Febbraio 2023

La Thailandia in Supersport: Yamaha ci crede

Yamaha Thailand si schiera al via del Mondiale Supersport 2023, ma per il futuro si punta a correre in Superbike.

La Thailandia in Supersport: Yamaha ci crede

Lo scorso mese di novembre, un po’ a sorpressa, in occasione della conclusiva prova dell’ARRC svoltasi a Buriram, nel paddock circolava la notizia di un possibile impegno di Yamaha Thailand nel Mondiale Supersport. Nell’indifferenza generale, trascorsi quattro mesi questo progetto è diventato realtà. Con Anupab Sarmoon e Apiwath Wongthananon, la filiale thailandese di Iwata presenzierà a tutta la stagione iridata. Un programma ad ampio respiro e di prospettiva, con l’obiettivo rappresentato dal Mondiale Superbike nel futuro a breve-medio termine.

YAMAHA THAI TRA SUPERSPORT E SUPERBIKE

La notizia è proprio questa. Il Yamaha Thailand Racing Team non vuole figurare come una “meteora” del paddock, bensì qui conta di restarci per diversi anni. Un approdo piuttosto in sordina in Supersport, guardando all’evoluzione del circus delle derivate dalla serie. Aspettando (perché no) il lancio della nuova Yamaha R9, guardando in futuro ad un possibile approdo in Superbike. D’altronde, gli stessi piloti, con la R1 ci hanno corso eccome in ambito nazionale ed internazionale, che si tratti dei (2) campionati motociclistici thailandesi a, per l’appunto, l’ARRC.

DALL’ARRC AL MONDIALE SUPERSPORT

Anupab Sarmoon, ventinovenne di Chiang Mai, è reduce da una buona stagione nell’ASB1000, la Superbike dell’Asia Road Racing Championship. In campionato ha concluso terzo vincendo una gara (la prima di Sepang-1), battendo proprio all’ultimo il suo compagno di squadra Apiwath Wongthananon. Se Sarmoon annovera un palmares internazionale comprensivo di due affermazioni (2016 e 2017) proprio con Yamaha Thailand alla 4 ore di Suzuka ST600, “Stamp” Wongthananon (classe 1994) ha persino militato nel Motomondiale. Con borsa di studio Yamaha corse infatti con il team VR46 nel CEV Moto3 per poi disputare un paio di wild card mondiali nel 2018. Campione 2016 della AP250 (la Supersport 300, ma con cilindrata 250, dell’ARRC), dal 2019 milita tra le Superbike, spesso e volentieri battendo il proprio team-mate in madrepatria.

ACCESO CONFRONTO INTERNO

I due si sono resi protagonisti di un’accesa rivalità per la conquista dei campionati nazionali, registrando contestualmente dei confronti-scontri nell’ARRC. Proprio a Buriram nel novembre 2022 Sarmoon, ritrovatosi potenzialmente ancora in corsa per la conquista del titolo, perse tempo prezioso nella gara decisiva per un contatto causato dallo stesso Wongthananon. Non proprio bellissima come immagine.

YAMAHA R6 PREPARATE DA TEN KATE

La coppia Yamaha Thailand sarà all’esordio quest’anno nel Mondiale Supersport e lo farà con un pacchetto tecnico di prim’ordine. Nello specifico la disponibilità di due fiammanti R6 preparate da Ten Kate, con la compagine olandese che offrirà inoltre supporto continuativo, risorse tecniche ed umane alla causa. L’obiettivo è di far esperienza, partendo dai responsi dell’odierna giornata di Test a Phillip Island che ha visto Wongthananon concludere sedicesimo ad un soffio da Jorge Navarro, diciottesimo altresì Sarmoon. Tuttavia, pur sempre davanti a piloti più quotati nel paddock come John McPhee, l’ufficiale Triumph Harry Truelove, Bahattin Sofuoglu e la coppia MIE Honda.

RISPOSTA A HONDA E CHANTRA

Questo programma sportivo è anche una sorta di risposta Yamaha alle attenzioni mediatiche incentrate in madrepatria su Somkiat Chantra. Da sempre pilota Honda, come risaputo “Kong” si è affermato come il primo motociclista thailandese a vincere un Gran Premio nel Motomondiale. La lotta per la supremazia di una fetta di mercato importantissima passa anche per lo sport…

LA THAILANDIA TRA SUPERBIKE E SUPERSPORT

Va detto che la partecipazione di Wongthananon e Sarmoon non è la prima di motociclisti thailandesi tra le derivate dalla serie. Ancor oggi è impressa nella memoria degli appassionati la clamorosa affermazione di Ratthapark Wilairot in casa a Buriram nella tappa del Mondiale Supersport 2015. La tradizione thai ci riporta tuttavia addirittura a 30 anni or sono, quando l’impronunciabile Charoensukhawatana Nattavude e Saen Choeisak (quest’ultimo proprio con i colori Yamaha IRC Thailand) disputarono qualche wild card mondiale in Superbike nel 1990. Il primo inoltre è un vero individuo mitologico: vinse 3 volte la gara Superbike al Gran Premio di Macau (1989, 1991, 1993) prima di passare, con successo, alle quattro ruote.

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