23 Marzo 2022

VIDEO Superbike: La Ducati V4 R Barni vista con gli occhi del meccanico

Per una volta il protagonista è il tecnico delle sospensioni. Con l’”anteriore” che scompare e riappare nel tempo che voi impiegate a leggere questo articolo. Ecco come

Superbike, Test Team Ducati

Telecamere onboard, slowmotion, video social e backstage che immortalano ogni momento della vita di un pilota in pista. Oramai sono tantissimi i modi per vedere e “vivere” ciò che succede ai protagonisti del motociclismo, ma vi siete mai chiesti che cosa vede e come si vive una giornata da meccanico? Noi lo abbiamo chiesto a Luca Medaina, capomeccanico del Barni Spark Racing Team, squadra indipendente Ducati del WorldSBK. 

La telecamera in testa al meccanico

Abbiamo fatto di più: abbiamo tolto la telecamera dalla moto e l’abbiamo piazzata in testa a lui. Niente soggettiva del pilota, stavolta mentre la moto è pista la telecamera resta nel box. Siamo al Misano World Circuit, è mercoledì 16 marzo, primo di due giorni consecutivi di test. Il Barni Spark Racing Team è in pista con Luca Bernardi, debuttante con la squadra di Marco Barnabò e in Superbike. 

Play! Mentre noi accendiamo la telecamera, Luca Medaina accende la Ducati Panigale V4 RS 22, accompagna la moto fuori dal box e la lascia nelle mani del pilota. Bernardi va, Medaina rientra e noi siamo “on board” con lui. 

Luca Mediana è entrato a far parte del Barni Racing Team nel 2016 e da allora è sempre rimasto nella squadra bergamasca. È arrivato nel team insieme a Xavi Forés. «Proprio come per i piloti, per un meccanico lavorare nel mondiale Superbike rappresenta un traguardo – racconta Luca – da quando sono qui ho visto il team cambiare e crescere tanto. Abbiamo vinto il titolo di miglior squadra indipendente nel 2018 proprio con Forés, poi sono passati Rinaldi, Camier, Melandri e Rabat. Ora il team ha deciso di puntare su un giovane come Luca Bernardi e il box si è allargato con una seconda moto in Supersport con Oliver Bayliss». 

Un lavoro di squadra

Mentre annota sulla tabella la benzina aggiunta, il tipo di gomma usata e le modifiche fatte di turno in turno, Luca ci racconta come cambia il lavoro per un meccanico quando nel team arriva un nuovo pilota.

«Se devo essere sincero il tipo di lavoro non cambia molto a seconda del pilota. O meglio, noi meccanici (insieme a Medaina lavorano sulla moto anche Matteo Massa e Simone Marzorati e Sergio Cane ndr) riceviamo istruzioni dal capotecnico (Luca Minelli, da oltre 18 anni uomo Ducati, oggi è colui che segue da vicino Bernardi, insieme all’elettronico Vasco Somenzi ndr) e dobbiamo essere bravi a eseguire le modifiche richieste in modo preciso e veloce. Magari con un pilota più esperto capita di lavorare molto su un’area e poco su un’altra; in questi primi test, essendo Bernardi un pilota al debutto in Superbike, abbiamo fatto molti cambiamenti di setup in diverse aree, ma è stato un lavoro del tutto normale». Insomma, quali e quanti cambiamenti fare sulla moto viene deciso tra pilota, capotecnico ed elettronico, i meccanici eseguono quello che gli viene chiesto nel minor tempo possibile. Luca poi annota tutto sulla “sua” tabella che a fine test assomiglia a una sorta di diario della moto. «Oltre alla velocità è importantissima la precisione,  noi che mettiamo le mani sulla moto dobbiamo fare in modo che quando il pilota entra in pista, ogni componente sia in ordine». 

Via la vecchia molla, dentro la nuova

Mentre Bernardi è fuori, in cuffia Minelli impartisce indicazioni: il pilota deve migliorare il feeling all’anteriore, l’ordine è cambiare la molla delle sospensioni. Medaina è il capomeccanico e il tecnico addetto alle sospensioni. Conosce a memoria le Ohlins con cui in Superbike sono equipaggiate non solo le Panigale V4 R ufficiali di Bautista e Rinaldi, ma anche quella di Bernardi, Ottl (team Go Eleven) e Bassani (Motocorsa). Via la vecchia molla, dentro la nuova.  Mentre Mediana e Massa sono al lavoro su una forcella, Minelli richiama di nuovo l’attenzione. Il pilota ha rallentato, rientra ai box. “Meddi”, così lo chiamano nel team, lascia la forcella e schizza fuori. Quando in pit lane sbuca la Ducati #29 alza le braccia per farsi vedere. Bernardi gli inchioda a dieci centimetri dal piede, scende e si dirige dritto verso il suo angolo del box, come fa un pugile al gong, mentre Luca manovra la moto con agilità e la riporta nel garage. In un baleno la Panigale V4 RS 22 è sui cavalletti. 

Questione di secondi

Per velocizzare ulteriormente l’operazione di sostituzione delle molle si è deciso di cambiare anche gli steli della forcella. Così, mentre Matteo e Simone smontano le sospensioni arriva Sergio che aiuta Luca nel lavoro con le molle. Simone ha già estratto il primo stelo “dorato”, il colore tipico delle Ohlins. Esce anche il secondo e per qualche attimo il cupolino della moto “ringrazia” il cavalletto Pierobon per il sostegno determinante per non far crollare. È questione di secondi e la parte anteriore della Panigale V4 R riappare, perfettamente in ordine. I giusti giri di precarico e il lavoro è fatto. La telecamera sulla testa di Medaina ha ripreso tutta l’operazione, che è durata molto meno della scrittura di questo articolo. Mentre Bernardi è già tornato in pista.

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