1 Ottobre 2019

Mondiale Superbike e 8 Ore di Suzuka, è l’anno della Kawasaki

Annata di grazia per la Kawasaki: conquistati il Mondiale Superbike e la 8 Ore di Suzuka, dopo 26 anni. Grazie agli stessi protagonisti: Jonathan Rea e il team Provec

Kawasaki, Team Provec

Ma come ha fatto la Kawasaki ha ribaltare un Mondiale Superbike che sembrava sfumato in partenza di fronte allo strapotere tecnico Ducati? E, prima ancora: come ha sovvertito il pronostico della 8 Ore di Suzuka, dove le favorite erano Yamaha e Honda? Il doppio trionfo, il grande slam delle derivate dalla serie, ha due grandi artefici: Jonathan Rea e il team Provec, la struttura spagnola che dal 2012 gestisce le attività factory di Kawasaki.

“NOI LAVORIAMO SENZA SOSTA”

“All’inizio del Mondiale Superbike ci siano resi conto che la Ducati aveva compiuto un passo molto grande, alzando l’asticella in maniera esponenziale” racconta Eiko Kirino, Global Marketing Manager di Kawasaki. “I tecnici in Giappone si sono seduti intorno ad un tavolo ed hanno cominciato a studiare quali fossero i punti su cui intervenire per mettere Jonathan Rea in condizione di recuperare terreno sugli avversari. Non c’era tanto margine, perchè le regole sono molto restrittive. Ma il nostro vantaggio è avere un pilota che Sto arrivando! sfruttare molto bene le particolarità della nostra moto. Ed è bravissimo a esaltarne i punti di forza”. 

MOTORE EVOLUTO

Nelle gare d’inizio stagione Jonathan Rea incassava 3-4 decimi ogni rettilineo da Alvaro Bautista. Un gap impossibile da recuperare ad un pilota velocissimo come l’ex MotoGP. Ma il lavoro incessante ha permesso di colmare parte del divario. A Magny Cours c’è un rettilineo molto lungo, ma le punte velocistiche della Ninja sono state in linea con quelle di Ducati e Yamaha. La differenza è quasi sparita. Il lavoro di sviluppo dev’essere stato incessante, e si è  giovato del grandioso sforzo tecnologico che Kawasaki ha fatto per tornare a vincere la 8 Ore di Suzuka dopo 26 anni di digiuno…

MEGLIO GLI EUROPEI

  • Anche a Suzuka le operazioni in pista sono state gestite da Provec. Una grande novità, considerando quanto siano gelosi i giapponesi del loro modus operandi nella gara-delle-gare… “Per quattro anni abbiamo provato a vincere la 8 Ore schierando il nostro Team Green (emanazione del reparto corse, ndr) ma non ha mai funzionato”, confessa Kirino.  “Ecco perché il presidente Kawasaki mi ha chiesto affidare tutte le operazioni allo stesso gruppo di lavoro che così tante soddisfazioni ci ha dato nel Mondiale. I ragazzi hanno fatto centro al primo colpo.”  I giapponesi non potevano chiedere di meglio.

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1 commento

  1. fabu ha detto:

    diciamo che è l’anno di Rea.