14 Luglio 2020

Superbike: Tom Sykes sbotta “Se la BMW fosse veloce, io vincerei”

L'arrivo di Michael van der Mark per il 2021 ha messo di cattivo umore Tom Sykes. "Se la BMW fosse competitiva, io vincerei" L'opportunità Yamaha

Superbike, Tom Sykes

Bella mossa la BMW: annunciando Michael van der Mark per la Superbike 2021 ha destabilizzato i due piloti che dal 1 agosto a Jerez, in sei round spalmati in dieci settimane, dovranno tentare di portare in alto una S1000 RR ancora in pieno sviluppo. Eugene Laverty durante i test al Montmelò, settimana scorsa, aveva il morale sotto ai tacchi. Tom Sykes, carattere assai più fumantino, non le ha mandate a dire alla dirigenza. Uno dei due dovrà cercarsi un’altra sistemazione. Di questi tempi situazioni tecniche e ingaggio di primo livello non abbondano (qui i tempi dei test).

“Ho il potenziale più alto”

Tom Sykes ha vinto un Mondiale, nel 2013 con Kawasaki, e ne ha persi due per dettagli. Ha trionfato 34 volte, chiaro che si senta di un’altro livello rispetto a tanti, compreso Michael van der Mark piombato in BMW in pompa magna. L’olandese corre in top class dal 2015 e finora ha vinto tre volte. “Sulla mia velocità pura credo che non si possa discutere, in termini di potenziale credo di essere il pilota più veloce in termini di potenziale” ha chiarito il concetto parlando con Speedweek. “Per stare davanti c’è bisogno di tante cose: motore, telaio, elettronica, sospensioni e team, tutto dev’essere al top. In BMW, ad oggi, qualcuno di questi elementi ci manca. In BMW dicono che resta chi fa i migliori risultati, ma vi dico che se la S1000RR fosse competitiva, io vincerei. Se in ogni rettilineo perdi due decimi, puoi compensare su un singolo giro, ma non sui venti della gara.”  

Tom strizza l’occhio a Yamaha 

In Yamaha c’è un pilota che a fine anno andrà via (van der Mark, ndr) chiaro che tanti si stiano interessando, è così che gira il paddock. Ho detto chiaramente a BMW che vorrei continuare con loro. Ma il momento è incasinato, e il tempo passa. Secondo me stare qui per più anni, lavorare e spingere tutti nella stessa direzione, sarebbe la cosa più ovvia. Ma alcune cose che ho visto ultimamente mi hanno sorpreso…”

I piloti attuali nel mirino, ma…

Tom Sykes avrà fatto questa sparata per guadagnare attenzione, cioè rinsaldare il rapporto, oppure perchè fra lui e BMW siamo ai titoli di coda? Difficile dirlo. Fatto è che, appena un anno dopo il rientro ufficiale in Superbike e con una moto ancora abbastanza acerba, specie sulla distanza gara, i tedeschi avevano bisogno di tutto tranne turbare i piloti. Il progetto è molto promettente, specie adesso che il motore sembra aver guadagnato parecchi cavalli rispetto al 2019. Ma nel progetto c’è qualcosa che non quadra. SMR, cioè l’antenna britannica che gestisce l’attività in pista, ha avuto problemi di coordinamento tecnico anche con altri costruttori, non ultimo Aprilia. Al centro delle voci c’è anche Marc Bongers, il direttore tecnico:  con il budget che BMW ha messo a disposizione, bisogna vincere, già quest’anno. L’ingaggio di Michael van der Mark è il segnale che l’azienda non è soddisfatta dai piloti attuali. Ma sarà questo il vero problema?

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