9 Settembre 2019

Superbike: Tom Sykes e BMW, tanto fumo e poco arrosto

La BMW puntava al podio ma a Portimao Tom Sykes si è ritrovato a navigare nelle retrovie. In conto anche due scivolate. La strada è ancora lunga...

Tom Sykes

Nel decimo appuntamento Superbike a Portimao Tom Sykes e la BMW erano convinti di poter fare la voce grossa e puntare al podio. Invece l’unico risultato positivo è stato il secondo posto in Superpole. Le gare sono state un mezzo disastro: dopo la scivolata nell’anticipo di sabato, il britannico non è riuscito a fare meglio di  settimo nella “sprint” e nono in gara 2. Risultati ben sotto le attese di pilota e marca. Tom Sykes ha detto per tutta l’estate che nel misto la S1000RR è  la migliore Superbike che abbia guidato e che sarebbero bastati più cavalli. Ma adesso si scopre che la BMW, oltre ai problemi di gestione gomma che durano da inizio anno, lamenta anche carenza di grip meccanico a certi angoli di piega. In condizioni di caldo intenso la quattro cilindri non fa lavorare bene le gomme e non fa strada. Non è molto rassicurante…

LA STRADA E’ ANCORA LUNGA

I tre podi nella fase estiva del campionato avevano un pò illuso, Portimao è stata una doccia gelata e Tom Sykes non lo nasconde. “C’è tanto lavoro da fare. Abbiamo corso in condizioni di temperatura abbastanza estreme (48°C d’asfalto, ndr). In gara 2 abbiamo apportato delle modifiche, il risultato non è stato bello ma almeno abbiamo incamerato dati utili per lo sviluppo.” Tom Sykes vuole dire che almeno adesso sanno in quale direzione non andare. Fra test di due settimane prima e week di gara Tom Sykes è caduto quattro volte. “In Portogallo punteremo al podio” aveva promesso. Invece lo ha visto con il binocolo…

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