9 Luglio 2022

Superbike, Michael Rinaldi: “Non posso copiare Alvaro Bautista”

Michael Rinaldi ha raccolto due podi nelle prime quattro gare del Mondiale Superbike 2022. La sfida ai tre big si preannuncia difficile.

Superbike, Michael Rinaldi

Dopo i due podi di Misano Michael Rinaldi va alla ricerca di continuità. Nella scorsa stagione Superbike è stato messo in ombra da Scott Redding, quest’anno da Alvaro Bautista, ma il pilota romagnolo non si rassegna di certo. 92 punti collezionati nei primi quattro week-end, contro i 220 raccolti dal compagno di box (6 vittorie e 6 podi) che guida saldamente la classifica. La Ducati Panigale V4R dimostra di avere le carte in regola per puntare al titolo mondiale e il 26enne Rinaldi non vuole essere da meno, per guadagnarsi con merito il rinnovo di contratto.

Rinaldi sfida i tre big della Superbike

L’appuntamento di Misano era un round dove non poteva fallire, sulla pista di casa dove lo scorso anno ha ottenuto due vittorie e un 2° posto. Da un pilota ufficiale della Ducati ci si aspetta una lotta per il podio in ogni week-end, ma per chiunque sembra difficile tenere il passo dei “magnifici tre” Bautista, Rea e Razgatlioglu. “I primi 3 sono sempre molto forti in tutte le condizioni“, ammette Michael Rinaldi. “Mi manca ancora qualcosa, ma è anche normale quando hai avuto un problema di recente“. Finora non è riuscito ad eguagliare i risultati della passata stagione Superbike, quando ha incassato tre vittorie. Il motivo è chiaro: “Il livello è decisamente più alto quest’anno, lo posso dire con certezza. I record vengono battuti quasi ogni fine settimana, quindi è ovvio. Per recuperare bisogna aprire nuove strade“.

I dati di Alvaro Bautista

Michale Rinaldi non ha ancora piena padronanza della sua Panigale V4R in percorrenza di curva. A sua disposizione la telemetria di Alvaro Bautista che con la stessa moto riesce a fare cose straordinarie. Ma adattarsi a quello stile di guida non è semplice, bisogna andare in una direzione diversa. “Vedo nei dati di Álvaro che ha assoluta fiducia nell’anteriore al massimo angolo di piega – spiega a Speedweek.com -. Tuttavia, i nostri stili sono un po’ diversi e non posso semplicemente copiarli, perché se ci provo mi rallenta. Devo cercare di posizionarmi diversamente sulla moto per ottenere lo stesso risultato. Non succede subito, ma dopo due o tre week-end di gara avrei dovuto farcela“. Tra una settimana si corre a Donington e per il pilota italiano sarà un bel banco di prova, su un circuito dove l’anno scorso non è andato oltre l’ottava posto in Gara-2.

Lascia un commento