2 Ottobre 2021

Superbike: La grande vittoria di Toprak con un finale triste

Toprak arpiona il mondiale con una prestazione super, con la Yamaha è imbattibile. Ma a fine gara irride Jonathan Rea vittima di un pauroso incidente senza sincerarsi delle condizioni

Toprak, Superbike

Toprak Razgtalioglu ha messo le mani sul primo mondiale Superbike vincendo una corsa destinata a restare scolpita nella storia del campionato. Sulla pista magica dell’inseguitore Jonathan Rea (12 vittorie e 20 podi) il turco avrebbe potuto giocare in difesa, limitare i danni e gestire i 20 punti di vantaggio a nove corse dalla fine. Invece è arrivato con l’idea di sferrare il colpo del KO proprio dove l’avversario contava di ripartire in contropiede. I primi quattro giri sono stati leggendari: i tre protagonisti della stagione ai ferri cortissimi fra di loro. Spallate, sorpassi (oltre) il limite, e la voglia matta di scappare via. E’ proprio questo che ha tradito Jonathan Rea, il sei volte campione del mondo. Tentare di tirarsi fuori dalla mischia, impostare il suo ritmo e lasciare Toprak nelle grinfie di Redding, che aveva poco o nulla da perdere.

Il grande rischio di Jonathan

Superbike

Il piano di Rea però è durato solo qualche curva. Una volta là davanti, ha perso l’avantreno schizzando nella via di fuga ad altissima velocità, inseguito dalla Kawasaki impazzita. Il pericolo che ha scampato è scolpito nella incredibile immagine ripresa da un fotografo italiano, Silvio Tosseghini, che vedete qui sopra. A volte il destino si misura in centimetri, e questa è stata una di quelle volte. Sette giorni dopo la tragica fine del quindicenne Dean Berta Vinales , nella 300 a Jerez, potevamo essere di nuovo qui a piangere. E’ andata di lusso. In pochi minuti il motociclismo ci ha mostrato tutte le sue facce: velocità, spettacolo, adrenalina. Ma anche rischio e paura, due compagni di viaggio che quasi sempre, per un motivo o l’altro, fingiamo che non ci siano.

La scenetta che bisognava evitare

Toprak ha arpionato il titolo firmando l’undicesima vittoria e il podio numero 25 in 30 gare. Se mettiamo nel conto i due ritiri non a causa sua, cioè il contatto di Gerloff ad Assen e il guasto al Montmelò, si capisce quanto il talento Yamaha abbia alzato l’asticella. In questo momento è imbattibile: va più forte degli altri, rischia più di tutti ma al tempo stesso è anche il più consistente. Razgatlioglu, aldilà della nazionalità esotica e del cognome impronunciabile, è destinato ad essere l’icòna della Superbike del prossimo futuro. Proprio per questo non dovrà più fare sciocchezze come quella di Portimao. Pochi minuti prima aveva visto cadere Jonathan Rea ad altissima velocità, ma prima di sincerarsi che fosse ancora tutto d’un pezzo, si è fermato alla curva 5 dove, con l’assistenza di un amico, ha recitato una scenetta irridente tornando sulla polemica del millimetrico sconfinamento sul verde all’ultimo giro di Magny Cours. La Kawasaki, su “suggerimento” di Rea, aveva fatto reclamo e dopo quattro ore i commissari gli avevano tolto la vittoria, premiando il rivale. Okay, lo scherno dell’avversario sconfitto alla fine di una gara normale ci poteva stare. Il numero era stato pianificato, segno che Toprak di vincere ci contava moltissimo. Ma, viste le circostanze, avrebbe dovuto assolutamente cambiare programma.

L’enfasi fuori luogo di Dorna

Il passo falso di Toprak è stato di cattivo gusto, ma i piloti rischiano del loro e alla fine qualche attenuante ce l’hanno sempre. Chi organizza lo spettacolo invece dovrebbe  avere la lucidità necessaria e capire quando è il caso di usare certi linguaggi, o quando invece sarebbe meglio glissare.  Che Dorna abbia rilanciato su tutti i canali le immagini della beffa di Toprak all’avversario vittima poco prima di un pauroso incidente, e salvo per miracolo,  è veramente indegno. Si fanno tanti discorsi sulla sicurezza, i minuti di silenzio, si ritirano i numeri di gara. Ma poi si ricomincia il teatrino, come se il motociclismo fosse uno sport normale, invece che una sfida continua al destino. Negli stadi gli sfottò fanno ridere, sulle piste fanno tristezza.

Foto nell’articolo: Silvio Tosseghini

Lascia un commento

8 commenti

  1. Mattia B. ha detto:

    bha, alla fine Rea ha fatto una scivolata come un altra, se la moto gli fosse venuta addosso sarebbe stato veramente un caso più unico che raro. Se ad ogni scivolata bisogna mettere il lutto, allora ragazzi stiamo tutti a casa a giocare con i video giochi.
    Direi che Toprak ha semplicemente dimostrato, come ha detto più volte Rea, che tra loro non ci sono problemi. Fai un reclamo ridicolo, ed io ti ridicolizzo sulla tua pista preferita, tutto quadra tra due Alfa.

    • Paolo Gozzi ha detto:

      Mattia, purtroppo non è così unico che raro. Ad Assen nel 1995, durante gara 2 della Superbike, ho visto morire davanti ai miei occhi Nasutomo Nagai, ufficiale Yamaha, con una dinamica perfettamente identica. Immagino che sia un lettore giovane, che non sapeva di questa cosa. In ogni caso Toprak avrebbe dovuto chiedere, sincerarsi che l’avversario stesse bene (cosa che non poteva sapere, avendo appena tagliato il traguardo) e poi festeggiare come voleva. Immagina se si fosse fatto male, cosa avresti commentato…

      • Max75BA ha detto:

        L’ironia del team Yamaha è più che accettabile…perché credo che se fosse successo qualcosa di grave al Cannibale, la gag non si sarebbe svolta, la spazzolone (!!!!) non sarebbe mai giunto nelle mani di Toprak…mi pare che si pretenda una perfezione di stile assoluta nei riguardi di Toprak…se si fosse sincerato immediatamente dopo il taglio del traguardo, dello stato di salute del suo più grande avversario, sarebbe stato bello, ma non esageriamo…

      • Mattia B. ha detto:

        Ciao Paolo, fa veramente piacere che perdi tempo a rispondere a noi lettori . Seguo le moto da quando correva la 851, sono d’accordo con te, purtroppo ci sono stati brutti incidenti con conseguenze catastrofiche, ma tui stai facendo l’esempio di un incidente avvenuto 26 anni fa! Quante scivolate ci sono state in questi 26 anni tra prove qualifiche e gare. 1000, 2000? Stiamo parlando di una situazione che si verifica con incidenza dell 0.0 qualcosa percento. Penso che un pilota è ben conscio di tale rischio.

    • Coelho_4 ha detto:

      Bravo !!!

  2. FRA 1988 ha detto:

    Ma vogliamo parlare dello spintone indegno di V.Der Mark a Locatelli per un contatto accidentale?
    Il dramma della scorsa settimana sembra non aver insegnato nulla a certi piloti che non hanno nemmeno
    idea del rispetto per i rivali.

  3. Anonimus ha detto:

    Grazie per aver eliminato il mio commento…. fa sempre piacere vedere come “non” lasciate libera espressione ai vostri utenti e lettori….