Superbike, la delusione: Il mondiale di Jonas Folger finisce a Portimao
La tappa portoghese sarà l'ultima per Jonas Folger: il team Bonovo BMW ha annunciato che non prenderà parte alle trasferte in Argentina e Indonesia

Portimao sarà l’ultima gara Superbike per Jonas Folger, almeno in questa stagione. Il team Bonovo BMW ha infatti comunicato al promoter Dorna l’intenzione di non prendere parte alle due trasferte intercontali previste in Argentina (16-17 ottobre) e Indonesia (19-20 novembre). Si chiude quindi amaramente una stagione mondiale che più avara di risultati non poteva essere. Prima di Portimao l’ex MotoGP occupa la 20° posizione nella classifica iridata, miglior piazzamento un ottavo posto ottenuto nel primo round al Motorland Aragon. In tutto Folger è andato a punti solo in cinque occasioni, per un magro bottino di 19 punti conquistati.
Cosa dicono gli accordi
Le squadre del mondiale sono obbligate a prendere parte a tutti i round. Per forza maggiore, come indisponibilità del pilota, il team può saltare una sola tappa, ma poi deve necessariamente mandare in pista un sostituto. Nel caso di Bonovo, struttura satellite BMW che fa capo al proprietario di una catena di autobus low cost a lunga percorrenza, si tratterebbe dunque di inadempienza contrattuale. Ma il promoter spagnolo chiuderà un occhio, anche perchè la stessa Bonovo ha assicurato l’iscrizione al prossimo mondiale, ancora non è dato sapere se con uno o due piloti.
Satelliti scomparsi
La cosa strana è che Bonovo è una struttura legata a doppio filo con BMW, marchio di enorme prestigio e senza alcun problema di budget. Ma aldilà del lignaggio, l’azienda tedesca ha di fatto stretto accordi con due squadre satellite che non sono riuscite a completare la stagione. L’italiana RC, che avrebbe dovuto gestire Eugene Laverty, ha partecipato a soli quattro round, per poi sparire nel nulla lasciando a piedi l’irlandese, che ha il contratto direttamente con BMW. A Portimao Laverty corre nel team interno al posto dell’infortunato Tom Sykes.
Jonas Folger che delusione
Nel 2017 il tedesco era stato la rivelazione della MotoGP. Con la Yamaha M1 di Tech3 era finito secondo nel GP del Sachsenring, vinto da Marc Marquez. Poi però era stato colpito da una rara malattia, la sindrome di Gilbert, che lo ha tenuto lontano dai circuiti per tutto il 2018. Tester Yamaha MotoGP solo per qualche mese, nel 2020 ha sbaragliato l’IDM, la Superbike tedesca, vincendo tutte le 12 gare con la YZF-R1 gestita dalla stessa Bonovo. Aveva anche fatto tre wild card nel Mondiale, con risultati incoraggianti. Ma con la BMW, dopo qualche sprazzo interessante nel precampionato, non ha mai trovato feeling. Dopo un disastro di questo genere, che prospettive ci possono essere per il 2022?
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