23 Giugno 2022

Superbike, Kawasaki: come convincere Jonathan Rea a firmare

Jonathan Rea e KRT non hanno ancora trovato un accordo per la prossima stagione Superbike. Previsto un nuovo modello di omologazione per migliorare la potenza del motore.

Superbike, Jonathan Rea

Jonathan Rea è secondo in classifica dopo le prime quattro tappe del Mondiale Superbike. 5 vittorie e 5 podi lo proiettano a quota 184 punti, distanziato di 36 punti dal leader Alvaro Bautista in sella alla Ducati Panigale V4R. Non è certo il miglior scenario per il sei volte iridato della Kawasaki che ancora non ha firmato il rinnovo di contratto con la Casa giapponese. Il suo compagno di box Alex Lowes è 7° con 75 punti, con nessun podio e tre ritiri all’attivo.

Primo bilancio stagionale

Il Team Manager KRT Guim Roda traccia un primo bilancio positivo di questa stagione Superbike. “Abbiamo cominciato abbastanza bene. La nostra prestazione è stata buona e a inizio stagione abbiamo raccolto i frutti del lavoro svolto in inverno. Purtroppo ad Assen siamo caduti, questa al momento è la principale differenza che abbiamo con Bautista, che è partito anche meglio rispetto a noi. Conosciamo le capacità di Ducati e la combinazione del peso con Bautista: basta guidare la moto soltanto in accelerazione per fare più metri degli altri. Penso che sarà una stagione appassionante“.

Il futuro di Rea in Superbike

L’obiettivo della Kawasaki è trovare quanto prima un accordo con Jonathan Rea e ottenere la firma per il rinnovo di contratto. Questione di dettagli secondo il manager spagnolo: “Il nostro piano è di continuare come prima perché funziona bene. Tutti parlano con tutti nel paddock“, ha ammesso a WorldSBK.com. Ma è anche vero che Rea e il marchio verde sono fatti l’uno per l’altro: nessuno potrebbe guidare meglio di lui la Ninka ZX-10RR e nessun costruttore potrebbe garantire un simile ingaggio al pluricampione in questo momento. Ma per convincere Jonnhy, Kawasaki potrebbe portare un nuovo modello di omologazione per il 2023.

Steve Guttridge, il top racing manager di Kawasaki in Europa, sa bene che il fuoriclasse ha chiesto maggiori garanzie tecniche e più cavalli per il quattro cilindri in linea della sua moto. Non è stato possibile nella passata stagione, dopo l’intervento della FIM che ha bocciato il nuovo progetto di omologazione. Stavolta in Giappone non vogliono commettere errori e attendono la fine dell’anno per compiere l’ulteriore step. “Purtroppo in Kawasaki al momento del lancio della nuova Ninja hanno interpretato male le regole, questo ci è costato un sacco di problemi, condizionando tanto il Mondiale scorso” ammette Jonathan Rea.

Basterà poco per aumentare potenza

La difficoltà più grande è stata doversi adeguare allo stesso regime di rotazione motore del 2020, cioè 14.600 giri, quando in base alla nuova stradale la Kawasaki avrebbe potuto spingersi a 15.100. In più dovendo adeguarsi tre giorni prima del via iridato, dopo aver fatto sviluppo e test con il regime più alto. Questo ha comportato il fatto che Rea abbia dovuto correre tutto il Mondiale 2021 coi rapporti del cambio sballati, visto che per regolamento non si possono cambiare durante tutto l’arco della stagione. Quindi la soluzione è facile, perchè il “supermotore” in Kawasaki c’è già. Basterà studiare bene il regolamento e ottenere l’omologazione 2023 corretta…

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