1 Marzo 2020

Superbike, Jonathan Rea: “Visto? In Kawasaki niente ordini di scuderia”

Il campione del Mondo beffato dal nuovo compagno di squadra. "Alex è veloce, meglio così per la Kawasaki. Ma in Qatar voglio invertire le posizioni"

Jonathan Rea

Sarà anche la sua seconda patria, per via della moglie Tatia che viveva nel paesino qui accanto, ma per motivo o l’altro Jonathan Rea dall’Australia riparte spesso con la testa china. Nel 2018 una gomma difettosa lo costrinse a remare in quinta posizione, lo scorso anno prese tre sonore legnate dalla Ducati con Alvaro Bautista. Stavolta è caduto il sabato, mentre rimontava coi nervi a fior di pelle in seguito alla toccata di Tom Sykes, e in gara 2 ha preso paga da Alex Lowes. Cioè il nuovo compagno di squadra, britannico di 29 anni che prima di approdare in Kawasaki aveva vinto una sola volta, due anni a Brno con la Yamaha ufficiale. “Beh, almeno avete visto che non abbiamo alcun ordine di scuderia”: nel dopo gara Jonathan Rea ha cercato di metterla sul ridere, ma aveva la faccia abbastanza scura….

“E’ MEGLIO AVERE UN COMPAGNO VELOCE”

Il campione del Mondo ha fama di mangia-compagni: con Tom Sykes il rapporto era terribile, e si è visto sabato quante scorie sono rimaste. Si odiano, semplicemente. Ma anche Leon Haslam, che pure era arrivato in squadra proprio grazie ai buoni uffici di JR1, alla fine è finito ai margini del progetto. Toprak Razgatlioglu, allevato per anni da Kawasaki e predestinato al team ufficiale, guarda caso, ha scelto di andare in Yamaha. “Credo che sia bene avere un compagno veloce, Alex mi sta aiutando molto nello sviluppo della ZX-10RR” spiega Jonathan Rea. “Gli ho dato una grossa mano ad ambientarsi, spiegandogli per esempio come doveva perfezionare la posizione di guida. E’ un ragazzo intelligente, ha capito in fretta come sfruttare la moto. In Qatar cercherò di invertire le posizioni…”

“IL PIANO NON HA FUNZIONATO”

Poi il Cannibale ha spiegato i motivi della sconfitta. “Aver perso gara 1 è stato fatale, perchè siamo entrati in pista senza i dati più importanti. Le condizioni sono cambiate tanto rispetto ai test, siamo andati tutti pianissimo per non distruggere le gomme” A cinque giri dalla fine dal box gli hanno segnalato “Vamos” e lui è andato. “Ho cercato di andare via, ma non ha funzionato, perchè non avevo più gomma. Alex mi ha passato e all’ultima curva speravo di potermi infilare all’interno, come al mattino contro Razgatlioglu. La Kawasaki però, in quel punto, ha più trazione della Yamaha. Superare Alex era impossibile, anche se ci ho provato.” 

DISTANZE ACCORCIATE

Unica consolazione, la vittoria nella Superpole Race, l’89° nel Mondiale. “Sabato ero molto dispiaciuto (in 280 gare non gli era mai capitato di non avere neanche un punto in classifica, ndr) e 25 punti di distacco dal primo mi bruciavano parecchio. Adesso sono 19, quindi va già meglio. E ora andiamo in Qatar.”

 

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