7 Settembre 2021

Superbike, Jonathan Rea: “Toprak mi sta mettendo pressione”

Per Jonathan Rea è una delle stagioni Superbike più difficili. Dopo sei titoli mondiali sul suo cammino è arrivata la Yamaha di Toprak Razgatlioglu.

Superbike, Jonathan Rea

Ha dominato il Mondiale Superbike dal 2015 ad oggi. Solo Alvaro Bautista ha saputo dargli qualche grattacapo nel 2019, ma Jonathan Rea è il campione indiscusso da sei anni. Almeno fino a qualche settimana fa, prima che Toprak Razgatlioglu riconfermasse il suo stato di grazia in sella alla Yamaha R1 con otto vittorie e dodici podi in otto Gran Premi. A Magny-Cours il nordirlandese della Kawasaki ha capito subito che l’usura della gomma posteriore lo avrebbe costretto a giocare in difesa, ad eccezione della gara sprint basata su 10 giri.

Non solo un problema di freni, ma anche di accelerazione per la ZX-10RR. Jonathan Rea non ha potuto che congratularsi con il rivale turco. “Mi sta davvero facendo correre al limite, migliorare il mio gioco, cercare qualche risposta dentro i box, mettere pressione sulla squadra“. Insieme ad Alex Lowes si è creato un nuovo gioco di squadra per condividere i dati e progredire velocemente nell’evoluzione della moto. “È chiaro che dobbiamo davvero fare un passo avanti se vogliamo combattere con gli altri costruttori“.

L’ultimo vero rivale

Dopo il week-end di Superbike in terra francese l’avversario adesso è ben chiaro. Si chiama Razgatlioglu, leader del campionato che dista, al momento, appena sette lunghezze. Resta però un po’ di rammarico per la limitazione dei giri motore imposta ad inizio campionato. Kawasaki in inverno ha lavorato con la nuova ZX-10RR a una velocità di 600 giri/min. in più. “Non so quanto sarebbe stato diverso – ha ammesso Jonathan Rea – ma ovviamente fa la differenza. È come dare a un bambino delle caramelle e poi portarle via. Con 500 -600 giri/min si possono utilizzare rapporti di marcia molto più corti, migliore accelerazione e frenata“.

Alla vigilia del Mondiale 2021 però il vero rivale da battere sembrava la Ducati, con il suo possente motore capace di fare la differenza sui rettilinei. Invece è la Yamaha a recitare la parte del leone. E il campione di Larne ha bisogno di maggiore potenza per poter spingere di più.  “Possiamo migliorare la nostra moto in altri settori, ma questo è il Mondiale Superbike. Nessuno è lento. I primi cinque sono così veloci che tutto aiuta. Hai bisogno dell’intero pacchetto per farlo funzionare. Ma questa è l’area cruciale in cui dobbiamo migliorare in questo momento“.

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1 commento

  1. FRA 1988 ha detto:

    Toprak è il più grande avversari incontrato sulla carriera di Rea e i numeri non mentono. Nel team Puccetti aveva impressionato e Rea non lo voleva come compagno di team consigliando ai vertici di prendere Lowes.
    La fortuna di Yamaha che si è ritrovata con un campione dopo il celebre titolo di Spies(2009).