26 Marzo 2022

Superbike: Jonathan Rea tattico, stavolta niente attacco al record

Jonathan Rea conclude al quarto posto la due giorni di test Superbike al Calanunya Circuit. La Kawasaki ha evitato di montare la gomma supersoffice

Jonathan Rea, Superbike

Un anno fa, nel precampionato Superbike, Jonathan Rea aveva fatto il diavolo a quattro con la nuova Kawasaki. Stracciando record a ripetizione aveva spaventato tutti, finchè a tre giorni dall’inizio del Mondiale, il commissario tecnico Scott Smart aveva imposto un “taglio” di 500 giri motore. Il Cannibale, dopo aver girato tutto l’inverno con il limitatore impostato a 15.100 giri/minuto, cioè la soglia ottenuta calcolando il valore della Ninja stradale, nei tredici round di campionato non ha potuto spingere il quattro cilindri oltre 14.600. Questo handicap è costato una manciata di cavalli, ma soprattutto ha sballato tutti i riferimenti del cambio, che era stato calcolato per 15.100 giri. In Superbike i rapporti interni devono essere gli stessi in tutti i circuiti: guidati, medio veloci e veloci. Jonathan Rea ha perso il settimo mondiale di fila per tredici punti a favore di Toprak Razgatlioglu.

Capita l’antifona

Imparata la lezione, nella due giorni catalana Jonathan Rea si è tenuto parecchio abbottonato. Ha svolto il lavoro di sviluppo con la SC0, cioè la gomma da gara “media”, con la quale ha effettuato sia le simulazioni di gara (velocissime) che l’attacco al giro veloce. Nella classifica finale figura al quarto posto, a oltre mezzo secondo da Toprak. Il box Kawasaki non ha messo mano alla SCX, che è stata l’arma d’attacco dei principali rivali. Ma soprattutto ha evitato di utilizzare la gomma ultrasoffice da qualifica, la Q, quella da giro-tutto-o-niente che da questa stagione non sarà più utilizzabile. Ma che nel box Kawasaki era disponibile, montata sul cerchio fin dalla prima giornata di test: era una rimanenza di vecchie dotazioni. Se avesse voluto, Jonathan Rea avrebbe potuto abbagliarci con uno dei suoi giri monstre. Ma non ha voluto…

Stabilità di prestazione

Mancano appena due settimane al primo round del Motorland Aragon (9-10 aprile) e questa volta la Kawasaki non subirà alcuna restrizione. Jonathan Rea riparte con gli stessi 14.600 giri di un anno fa, ma questa volta con i rapporti interni del cambio ricalcolati alla perfezione. Durante l’inverno inoltre sulla Ninja sono stati provati tanti nuovi dettagli poco visibili ma, stando alle parole del pilota, di ottimo impatto. L’obiettivo è rendere la Ninja più stabile in frenata, per tenere testa ad un formidabile staccatore come Toprak, ma soprattutto più adattabile alle varie soluzioni di gomma. Il Cannibale ama correre con soluzioni dure, e non si è mai trovato perfettamente a proprio agio con la SCX (la soffice da gara) che invece è stata l’asso nella manica Yamaha. Fra due settimane, al pronti-via Superbike, vedremo se e quanto si è nascosto.

“Per noi la SC0 ha senso”

A Barcellona non avevamo altre cose nuove da provare, è stato un test di conferma delle belle impressioni che avevamo avute negli impegni precedenti” spiega Jonathan Rea. “Ho fatto le simulazioni con la media perchè noi è la soluzione più sensata. Quando torneremo qui, a settembre, vedremo le condizioni: solo se facesse molto caldo potremo pensare di andare sulla media. E’ stato un ottimo precampionato, siamo pronti a giocarcela. Io e la Kawasaki non ci nascondiamo: vogliamo riprenderci il Mondiale.”

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