23 Settembre 2021

Superbike, Jonathan Rea: “Mi sono sentito uno schifo”

Jonathan Rea ritorna su quanto avvenuto nel week-end Superbike a Magny-Cours. Il campione Kawasaki punta il dito contro la Direzione Gara.

Superbike, Jonathan Rea

La protesta avanzata da Jonathan Rea e Kawasaki a Magny-Cours nei confronti di Toprak Razgatlioglu continua a far parlare il mondo della Superbike. Non sono mancate dure critiche sui social al sei volte campione iridato. Da un lato le regole sono regole e vanno rispettate. Dall’altro il pilota Yamaha ha superato il green di pochi millimetri, la Direzione gara non si sarebbe mai accorta di questa minima infrazione. E la decisione è arrivata a distanza di ore…

Per due settimane Johnny è rimasto in silenzio sull’argomento, ma in Catalunya non ha potuto evitare le domande dei media. A pesare sul morale sono i commenti poco gentili arrivati dai fan online. “È difficile staccare la spina con i social media, tutti possono esprimere la propria opinione oggi. Alcuni commenti non sono stati carini, soprattutto da parte di alcuni fan estremi. Ho spiegato ai miei figli che c’è una cosa nella vita che le persone non sono d’accordo con te. È già così a scuola. Quindi devi cercare di rimanere forte e credere di aver fatto la cosa giusta“.

Errore Direzione Gara e chiarimento

Ancora una volta Jonathan Rea rimarca il rispetto del regolamento. “Siamo tutti professionisti e sappiamo che chi toccherà il green all’ultimo giro, con o senza vantaggio, sarà penalizzato – dice a Speedweek.com -. Nemmeno io sono d’accordo con queste regole, ma ci sono. Toprak ha commesso un errore nell’ultimo giro e ha pagato per questo. Se [in Yamaha] non fossero d’accordo con la decisione, avrebbero potuto presentare ricorso“. Una situazione gestita male anche dagli organizzatori del Mondiale Superbike. “Il modo in cui Dorna lo ha gestito sui suoi canali di social media è stato terribile. Mi hanno fatto sembrare il cattivo, ed è qui che i responsabili della gara hanno commesso l’errore. La domenica sera dopo la gara non ho dormito bene dopo aver letto alcune cose sui social, mi sono sentito una merda“.

Tra Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu i chiarimenti sono arrivati subito dopo il week-end di gara. “Ho molto rispetto per Toprak, la sua opinione è importante. Così gli ho scritto domenica sera che mi dispiaceva per come era stata trattata la vicenda. Ha risposto che le regole sono le regole, ma ovviamente era rimasto deluso. Sono un buon pilota. Se mi batte allora stava meglio, posso togliermi il cappello“. A commettere il più grave errore è stata la Direzione Gara: “Se avessero preso subito la decisione giusta, sarebbe stato meglio per tutti“.

La sfida finale

La sfida per il titolo Superbike continua, Toprak comanda la classifica con un solo punto di vantaggio e sarà una battaglia fino all’ultimo Gran Premio. Jonathan Rea sa che il suo dominio prima o poi è destinato a finire. Ma fino a quel giorno proverà a restare in vetta con tutte le sue forze. “Combatterò come un dannato per rimanere in cima. Un ragazzo come Toprak mi motiva molto perché voglio batterlo. Toprak e io abbiamo ancora un grande rispetto reciproco“. Prossimo round a Jerez fra poche ore.

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Lascia un commento

2 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    Chi l’avrebbe detto che il cannibale avrebbe sofferto così tanto? Forse nessuno ad inizio anno. Rea è chiamato all’impresa storica di riuscire a battere la forza di Razgatlioglu. Toprak sta dimostrando di essere il favorito e senza la rottura patita a Barcellona, avrebbe 25 punti in più.

    • Mattia B. ha detto:

      e una ventina di punti persi ad Assen per essere stato falcidiato dal suo compagno di marca Gerlof non vogliamo darglieli.
      Senza gli zeri, non per causa sua, il turco starebbe dominando questo campionato in scioltezza.
      Per quanto riguarda Rea, non capisce che più parla peggio è per la sua immagine.