3 Gennaio 2022

Superbike, Jonathan Rea: “La nostra storia non è ancora finita”

Jonathan Rea punta al settimo titolo Superbike prima dell'addio alle corse. Il team Kawasaki sarà il punto di forza da cui ripartire nel 2022.

Jonathan Rea Superbike

Jonathan Rea ricarica le batterie per affrontare al meglio la prossima stagione Superbike. C’è voglia di ricominciare dopo aver perso il settimo titolo iridato, la tabella di marcia deve avanzare: 112 vittorie, 215 podi, 341 GP. Numero impressionanti che dovranno proseguire in maniera progressiva da subito, per  vincere la sfida contro Toprak Razgatlioglu e Alvaro Bautista. Sarà ancora una sfida a tre, salvo incognite al momento imprescrutabili, come  Scott Redding, Andrea Locatelli o Michael Rinaldi.

Jonathan Rea e la forza del gruppo

Si riparte con una nuova Kawasaki Ninja ZX-10RR che dovrà garantire quel tocco di potenza e accelerazione in più rispetto al 2021. Ma il segreto del successo dovrà risiedere nella forza di squadra. Qualche errore è stato commesso ai box, anche se non ha condizionato fino in fondo il risultati finale. “La mia squadra è una macchina ben oliata, tutti gli ingranaggi funzionano perfettamente“, ha spiegato Jonathan Rea,  sei volte campione della Superbike. “Si comincia da mia moglie Tatia, che è una spalla a casa nei giorni buoni e in quelli cattivi. In pista ci sono Kev (Kev Handerland, il factotum, ndr) e Fab (Fabien Foret, il coach, ndr) che lavorano per me dietro le quinte“.

Ognuno contribuisce a spingere Jonathan Rea verso la vittoria, l’obiettivo è il settimo Mondiale e poi sarà l’addio al Mondiale Superbike. “Ogni meccanico lavora instancabilmente sulla mia moto. Pere analizza i dati al computer, o il mio specialista in elettronica Davide, che con il suo lavoro mi salva il sedere. Tutti insieme costituiscono una parte enorme del successo e sono il motivo principale per cui continuerò con Kawasaki… Penso che insieme abbiamo la partnership più forte che sia mai esistita nelle corse. Il Kawasaki Racing Team è il miglior team che si possa chiedere – ha concluso Jonathan Rea su Speedweek.com –. Sento che la nostra storia non è ancora finita“.

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