11 Aprile 2021

Superbike, Jonathan Rea-Kawasaki: “Gli avversari devono preoccuparsi”

Nel test Superbike in Catalunya Jonathan Rea e Kawasaki hanno mostrato la loro nuova forza. Il team manager Guim Roda lancia il guanto di sfida

jonathan Rea, Superbike

Il test Superbike in Catalunya ha mostrato una Kawasaki ZX-10RR come nuova arma d’attacco per Jonathan Rea. Il campione nordirlandese vuole il settimo titolo consecutivo e gli avversari dovranno faticare per impedirglielo. Ducati, Honda, BMW e Yamaha hanno investito per interrompere il monopolio verde, ma la Ninja promette di riconfermarsi regina delle derivate di serie. Motore più potente, carena rivisitata e nuovi dettagli hanno consentito di compiere un decisivo step. L’obiettivo è togliersi il fiato sul collo della Ducati e di Scott Redding, che qualche pensiero l’ha dato nella stagione 2020. E nel 2019 con Alvaro Bautista.

Kawasaki lancia la sfida

La Kawasaki 2021 segue la scia delle edizioni precedenti, ma stavolta lo step avanti è ben evidente. Il team manager Guim Roda suona la carica. “Abbiamo una nuova ZX10-RR con alcune modifiche che dobbiamo tradurre in una moto veloce per Johnny e Alex. Sei o sette piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza alla fine“, ha detto il tecnico spagnolo a Speedweek. Di conseguenza anche il modello di serie risulta ottimizzato come da regolamento. Ma il lavoro degli ingegneri non finisce qui. “Adesso l’obiettivo è trovare il miglior compromesso tra i vari miglioramenti“.

I test precampionato sono solo un primo atto di forza. Jonathan Rea fino a qualche settimana fa si lamentava per una mancanza di top speed. All’indomani dell’ultimo test Superbike la musica sembra cambiare, anche se al campionissimo ancora non basta. Al Montmelò ha rifilato 179 millesimi al diretto avversario e sul “passo” il divario è ancora più netto. Ma i test non elargiscono punti, saranno le gare a dare i veri responsi. Ma in Kawasaki c’è ottimismo. “Se fossi un nostro avversario, sarei preoccupato“, ha aggiunto Roda. “Perché lavoriamo instancabilmente ogni giorno“.

La nuova Ninja 2021

A Barcellona Jonathan Rea ha testato nuove parti del telaio e della ciclistica, per dare più rigidità all’anteriore, modifiche al forcellone per ottimizzare il grip al posteriore. E ancora, aggiornamenti per perfezionare la fase tra accelerazione e non accelerazione. Il motore è il grande osservato speciale, con quei 400 giri/min. aggiunti sulla variante RR stradale. Nelle prossime uscite bisognerà regolare la potenza aggiuntiva con le mappe elettroniche, ma un po’ di top speed non guasterebbe secondo il sei volte iridato. In Catalunya ha toccato i 323,6 km/h sul rettilineo, rispetto ai 329,5 km/ raggiunti dalla BMW M1000RR di Van der Mark. “Abbiamo ancora i punti di forza della nostra Ninja, non abbiamo perso nulla – ha chiarito Jonnhy -. Hanno fatto un buon lavoro, ma ancora dobbiamo migliorare un po’ di più nell’area della velocità massima“.

Ulteriori miracoli saranno difficili da qui all’inizio del Mondiale Superbike, ma ci sono margini su cui lavorare. Perché la potenza non è tutto, la gestione delle gomme sarà una chiave per accedere al gradino più alto del podio. L’obiettivo è calibrare al meglio il consumo dei pneumatici Pirelli senza perdere uno dei vantaggi che sa offrire la Kawasaki iridata: la massima prestazione con la gomma nuova.

Foto: Instragram

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