12 Ottobre 2019

Superbike Jonathan Rea “Guidare su una pista così è devastante”

Durissimo il neo cinque volte campione del Mondo sulle condizioni del tracciato. "L'Argentina investe molto, ma correre in questo modo non ha senso"

Jonathan Rea

Jonathan Rea dopo le prove del venerdi, concluse alle spalle di Alvaro Bautista, si è scagliato contro le condizioni del tracciato di El Villicum. I piloti hanno trovato condizioni d’aderenza terribili: l’asfalto è pieno di sabbia portata dal vento teso e l’assenza di gommatura, causata dallo scarso utilizzo di questo impianto, ha determinato un grip pressochè zero. La pista è così lenta che il miglior giro è oltre quattro secondi più lento rispetto al primato firmato dallo stesso pilota Kawasaki nel debutto di un anno fa. “L’Argentina e il governo di San Juan hanno investito molto in questo evento ma stiamo correndo una prova di Mondiale, le condizioni sono difficilissime” si è lamentato Jonathan Rea. Qui cronaca e tempi del venerdi.

IL GRIP MIGLIORERA?

“L’anno scorso quando siamo venuti il tracciato era appena finito, quindi i problemi erano comprensibili. Ma adesso non capisco” continua Jonathan Rea. “Gli organizzatori sembra si siano occupati di tutto, l’impianto è molto bello. Ma si sono dimenticati di preparare la pista. Noi piloti capiamo la situazione, siamo intelligenti. Per questo abbiamo cercato di fare più giri possibile (ma in FP1 ne ha compiuti solo cinque, ndr) in modo da gommare almeno la traiettoria. Al pomeriggio sembrava migliore, a colpo d’occhio, ma in realtà non era. Non puoi avvicinarti al limite, perchè manca la minima aderenza. Ed non abbiamo contromisure, ho continuato a girare solo per capire cosa succedeva. Un altro grave problema è che se esci un minimo dalla traiettoria, sei fregato. Quindi, allo stato delle cose, superare sarà impossibile.”

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