12 Aprile 2022

Superbike: Jonathan Rea, complimenti a Bautista “Ma vado forte come lui”

Jonathan Rea aveva cominciato l'assalto Mondiale con una sonante vittoria. Ma poi la Ducati è passata al contrattacco con un Alvaro Bautista in stato di grazia. "E' stato bravo, ma anch'io..."

Jonathan Rea, Superbike

Jonathan Rea era partito all’assalto: subito vincente nella prima gara Superbike 2022, grazie ad un formidabile sorpasso all’ultima curva ai danni di Alvaro Bautista. Nelle due gare domenicali però la Ducati è tornata al contrattacco: lo spagnolo ha dominato, costringendolo all’angolo il sei volte iridato. Il Mondiale si è messo in viaggio verso l’Olanda (22-24 aprile) con Bautista al comando con 57 punti, tre in più di Jonathan Rea, che a sua volta ne ha guadagnati 15 nei confronti di Toprak Razgatlioglu. Il tris d’assi ci ha regalato uno spettacolo meraviglioso: la Superbike è tornata a ruggire regalando confronti mozzafiato, e non sarà diverso negli undici round (33 corse) che in programma fino a novembre.

MotoGP style

Il livello è così alto che anche in Superbike sono i dettagli a fare la differenza: la posizione al via, qualche grado di temperatura d’asfalto in più o meno, la possibilità di essere davanti e poter scegliere le linee più efficaci. Sabato tutti gli elementi si erano allineati pro Kawasaki, domenica il vento è decisamente cambiato. “Su questa pista con un rettilineo così lungo mi aspettavo che non sarebbe stato semplice contro la Ducati” spiega Jonathan Rea. “Alvaro è stato bravo: sapeva che andando in testa avrebbe potuto dettare il ritmo, così ha fatto e così ha funzionato. Io ho dovuto vedermela con Toprak e Rinaldi, che erano molto aggressivi..”

La “spinta” di Michael Rinaldi

Il Cannibale ha perso definitivamente contatto con Bautista quando ha dovuto allargare moltissimo la traiettoria di curva 1, per il sorpasso eccissivamente deciso di Michael Rinaldi. Il riminese non c’è stato dentro, ha allargato la linea finendo per portare fin quasi oltre i limiti della pista l’avversario, costretto ad un plateale rallentamento. Rea non ha fatto il minimo accenno all’episodio limitandosi a dire che “Rinaldi qui ha vinto la sua prima gara, è una pista che gli si addice e scrollarselo di dosso non è stato facile“.

Assen musica diversa?

La Kawasaki d’inverno ha lavorato tanto per adattare l’assetto alla gomma SCX, la più soffice. Jonathan Rea ha potuto utilizzarla in tutte le gare. “Sabato l’aderenza era perfetta, nelle due seguenti non tanto, questione di temperature d’asfalto cambiate” ha spiegato Jonathan Rea. “Ma sono molto soddisfatto: qui Ducati e Bautista sono molto forti (nel 2019 il binomio aveva fatto il vuoto, ndr) e io avevo lo stesso ritmo, sono stati piccoli dettagli a indirizzare il risultato.” La prossima tappa, Assen, è segnata in rosso nell’agenda del pilota Superbike più vincente di sempre: qui ha festeggiato 15 volte. Ma in Olanda va fortissimo anche Alvaro Bautista, che nel 2019 fece il pieno. Senza contare Toprak Razgatlioglu, che avrà voglia di ricucire lo strappo spagnolo. Sarà un altro week end ad altissima tensione.

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