19 Maggio 2022

Superbike: Denis Sacchetti “Bautista, Rea e Toprak pronostico impossibile”

Denis Sacchetti, Team Manager Go Eleven "Il livello del Mondiale Superbike è altissimo. Il titolo se lo giocheranno loro tre. Noi siamo in crescita"

Dennis Sacchetti, Superbike

Denis Sacchetti è uno tra i Team Manager più stimati di tutto il Mondiale Superbike. L’ex pilota cesenate è da anni alla guida del team Go Eleven. In passato ha lavorato con piloti di grande esperienza: da Laverty a Davies. Ora punta su un rookie: il ventiseienne tedesco Philipp Oettl, su Ducati. Nelle prime gare stagionali ha conquistato buoni piazzamenti tra cui il settimo posto in gara-1 ad Assen.

Denis, soddisfatto delle prime gare stagionali?

“Si, siamo molto contenti. Schieriamo un esordiente come Philipp Oettl e credo che nessuno si aspettasse che fosse già così veloce. Lo è stato già nei test poi nelle prime gare forse non abbiamo concretizzato tutto il nostro potenziale un po’ a causa dell’inesperienza di Philipp e di qualche episodio. All’ultima gara, ad esempio, abbiamo avuto un problema al motore altrimenti avremmo potuto fare molto bene visto com’eravamo andati in gara-1. Abbiamo un buon ritmo, dobbiamo solo migliorare la partenza che ci ha penalizzato nelle prime gare ma sono molto soddisfatto. Si lavora benissimo con Oettl, ha una rapidità di apprendimento incredibile: gli dico una cosa e la fa, mi regala delle belle soddisfazioni personali. Sono contento poi del team, dello staff tecnico veramente bravo, di tutti. Stiamo bene sia al box che in hospitality. E’ nello lavorare così, siamo super motivati, in piena crescita e con ottime prospettive future”.

Qual è il vostro obbiettivo stagionale?

“Abbiamo un rookie e in questa stagione tutto quello che viene è buono. Vogliamo crescere continuamente ed arrivare a fine stagione pronti per il 2023, l’anno più importante per noi e Philipp”.

Alla luce della tua esperienza di pilota e team manager, come valuti il Mondiale 2022?

“Il nostro team è entrato nel Mondiale Superbike nel 2015 e il campionato è cresciuto costantemente. E’ aumentato a livello di piloti, moto e team. Quest’anno il livello è altissimo, il campionato è bello con tante case e tutte che lottano abbastanza equamente. E’ vero, ci sono tre piloti che fanno la differenza ma sono comunque su tre moto diverse. Dal quarto al quindicesimo posto il campionato molto equilibrato, bello, accesso e con tanti sorpassi”.

In testa alla classifica ora c’è Bautista. Chi vincerà il titolo?

“Il Mondiale Superbike è una lotta tra Toprak, Rea e Bautista, come abbiamo già visto. Loro sono più avanti rispetto tutti gli altri. E’ ancora troppo presto per dire chi dei tre possa fare la differenza o averne di più. Bisogna aspettare almeno due o tre gare per capire quanto possa fare di più Toprak e soprattutto quanto riusciranno ad essere costanti gli altri. In più bisognerà valutare il fattore climatico”.

Cioè?

“Andiamo verso l’estate, le temperature si alzano, quindi bisogna vedere chi sarà più competitivo con le temperature dell’asfalto e dell’aria più alte. Con un clima diverso cambiano le prestazioni delle moto, delle gomme, variano un po’ di cose quindi bisogna tenere conto anche di questi aspetti”.

Ed ora l’Estoril. Cosa ti aspetti Oettl?

“All’Estoril abbiamo dei bei ricordi come team perché abbiamo vinto l’indipendent con Rinaldi ed abbiamo fatto secondi con Davis. Oettl ha anche ha dei bei ricordi ed è ancora più stimolato a fare bene. Questa pista ci ha regalato sempre dei sorrisi e speriamo continui a regalarcene. Ad Assen eravamo già cresciuti rispetto Aragon quindi ci presentiamo all’Estoril con ambizioni, speranze e con la concreta possibilità di fare bene”.

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