Superbike Assen, Prove 1: Jonathan Rea riparte alla carica
Jonathan Rea domina le prime libere ad Assen. Precede di oltre tre decimi il rivale Alvaro Bautista, quarto con la Ducati "rallentata"
Jonathan Rea è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere del quarto round Superbike ad Assen (qui la programmazione TV). Nel gelido mattino olandese (appena 6°C aria, 10°C sull’asfalto) il campione del Mondo ha spinto la Kawasaki fino a 1’35″598, a soli sette decimi dal primato in gara. Quarto tempo per il leader del Mondiale, lo spagnolo Alvaro Bautista, in ritardo di 317 millesimi. La Ducati da questa gara (e almeno per le prossime tre) ha il motore limitato a 16.100 giri minuto, contro 16.350 con cui Bautista ha vinto tutte le nove corse disputate fin’ora. Ma la Rossa resta la più veloce, ecco i dati. Rea, secondo in classifica con 39 punti di ritardo. precede l’olandese Michael van der Mark (Yamaha) e la BMW del britannico Tom Sykes.
REA VELOCISSIMO DALL’INIZIO ALLA FINE
La sessione è stata interrotta dopo appena un minuto, causa un leprotto che ha attraversato la pista (nel tratto più veloce..) rischiando di essere investito. Alla ripresa delle operazioni ha fuggire è stato Jonathan Rea, velocissimo fin dal primo passaggio. La Kawasaki è scesa cinque volte sotto il muro di 1’36”. Bautista sembra preso un pò in contropiede: lo spagnolo si è fermato a 1’35″915, unica puntata sotto 1’36”. Fra gli inseguitori è andata fortissimo la BMW che ha piazzato Tom Sykes terzo e Markus Reiterberger sesto: la S1000RR ha una nuova alimentazione con il comando farfalla sdoppiato.
CADUTE PER CAMIER E LOWES
Le condizioni ad Assen sono veramente al limite, perfino passeggiare in corsia box è una piccola impresa con questo freddo, figuratevi correre. Due le scivolate in questa sessione: Leon Camier (alla fine 12° tempo) e Alex Lowes, solo nono con la Yamaha. Ricordiamo che non è presente l’argentino Leandro Mercato, operato giovedi a Barcellona allo scafoide sinistro fratturato in gara 1 ad Aragon. Sulla Kawasaki Orelac c’è lo spagnolo Hector Barberba.
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