19 Novembre 2021

Superbike: Anche nel 2022 il cuore del mondiale sarà l’Europa

La Superbike guarda già al calendario della prossima stagione: si parte in aprile dal Motorland Aragon, solo una tappa italiana a Misano. L'Australia (forse) torna a novembre

Superbike

Per la Superbike non è ancora tempo di normalità. Anche il calendario 2022, che per adesso circola solo come bozza, sarà  influenzato dalla pandemia ancora in corso. Il ritorno in Australia, se sarà possibile, avverrà il prossimo novembre, mese nel quale Dorna intende concentrare tutte le tappe intercontinentali, incluse Argentina e Indonesia, che hanno accordi pluriennali. I viaggi fuori dai confini europei sono ancora assai difficoltosi, ne sanno qualcosa le squadre reduci dall’Argentina e in queste ore impegnate in Indonesia. In particolare questa seconda trasferta ha comportato difficoltà di ogni genere, e ha richiesto un impegno finanziario per biglietti, hotel etrasferimenti ben superiore all’ordinario. La speranza è che fra un anno la situazione sia globale sia migliore di adesso.

Inizio ad aprile

Il campionato dunque comincerà in aprile al Motorland Aragon, per concludersi in autunno inoltrato con un trittico extraeuropeo spalmato in rapida successione nei week end di novembre. Potrebbe ripetersi quanto la Superbike ha già vissuto nel lontano 1990: anche quell’anno a novembre si disputarono tre round fra Malesia (Shah Alam), Australia (Phillip Island) e Manfeild, in Nuova Zelanda.

In Italia solo a Misano 

Dorna conta di essere in grado di programmare tredici round, come nella stagione che sta per concludersi. Ci sarà solo una tappa italiana, in giugno a Misano. Tramontata l’ipotesi di ritorno ad Imola. Ci saranno invece due round in Portogallo, Estoril e Portimao. Confermate le sedi tradizionali: Assen, ad aprile,  con Donington e Magny Cours in estate. In Spagna, oltre che ad Aragon, si gareggerà soltanto al Montmelò. La Superbike tornerà anche a Most (Repubblica Ceca) che ha debuttato nel 2021 e ha cinque anni di contratto.

Ipotesi Turchia

Dorna sta trattando anche il ritorno in Turchia, sul tracciato di Istanbul dove le derivate dalla serie hanno già gareggiato nel 2012, l’ultimo anno di gestione Infront-Flammini. L’effetto Toprak Razgatlioglu potrebbe alzare l’interesse di questa grande nazione con scarsa vocazione motociclistica. Specie se l’asso Yamaha potesse presentare davanti ai propri connazionali da campione del mondo in carica. Se non andasse in porto, per completare il calendario è pronto il solito salvagente Jerez de la Frontera.

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