11 Aprile 2022

Superbike: Alvaro Bautista ha dato paga a Rea e Toprak, partenza valida

Alvaro Bautista è tornato sulla Ducati dopo tre anni e ha ripreso il cammino vincente: due vittorie su tre, si torna a sognare. Ma le prossime sfide nascondono insidie

Alvaro Bautista, Superbike

La sconfitta all’ultima curva nell’apertura della Superbike 2022 aveva lasciato parecchi dubbi. Mentre Jonathan Rea si infilava come una furia all’interno, portandogli via la vittoria da sotto il naso, Alvaro Bautista avrà realizzato quanto la situazione fosse diversa da quella che aveva lasciato nel 2019. Sullo stesso tracciato di Aragon, in quella stranissima stagione, aveva fatto il vuoto: tre su tre, con vantaggi imbarazzanti nelle due gare lunghe: dodici e quindi secondi il passivo inflitto a Kawasaki. La perentoria doppietta della domenica però ha rimesso pensieri e classifica a posto: il livello della sfida sarà anche cresciuto, ma quando Alvaro Bautista può fare la gara che dice lui, non ce n’è per nessuno. Non era così scontato che al termine del primo dei dodici round la Ducati fosse lassù in cima alla classifica.

La pazienza premia

Dopo quanto avvenuto nel 2019, la domanda resta sospesa: Bautista avrà la pazienza che servirà per riportare la Ducati al titolo dopo undici anni di digiuno? Toprak Razgatlioglu, pilota velocissimo e intelligente, in Spagna ha fatto vedere qual è la strada: quando non si può vincere, e potrebbe capitare spesso, bisogna per forza massimizzare il risultato. I tre terzi posti del turco, su una pista che per Yamaha è sempre stata ostica, valgono oro. Alvaro ha imparato bene la lezione, bisognerà vedere se riuscirà a mettere la teoria in pratica.

Verranno tempi più duri

“Qui ad Aragon io vado forte, la Ducati anche e inoltre abbiamo avuto parecchi test per trovare la migliore configurazione” ha ammesso dopo la doppia festa. “Quando avremo soltanto due sessioni per preparare le corse in tracciati dove non abbiamo girato, sarà tutto molto più difficile”. E’ esattamente la situazione che si verificherà fra due settimane ad Assen, dove Jonathan Rea ha vinto 15 volte. Bautista-Ducati dovranno ricordarsi bene il 2019, quando anche qui fecero il pieno.

“Ero dentro al limite”

Alvaro Bautista è riuscito a cambiare decisamente marcia rispetto alla prima uscita. “Non avevo fatto drammi per un secondo posto, volevo cominciare da una base solida, senza rischiare niente. Domenica, fin dal warm up, ho capito che sarei potuto andare più forte e la gara sprint ha confermato la mia impressione. Così in gara 2 ho cercato di andare davanti prima possibile, perchè quando sono davanti controllo meglio la situazione e posso guidare in modo più sicuro”. Ecco la chiave: “sicurezza” dovrà essere la parola d’ordine nel box Ducati fino a novembre…

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