1 Agosto 2022

Con Stefano Manzi la Triumph vola, la Supersport riscopre un protagonista

Stefano Manzi ha riportato la Triumph sul podio Mondiale dopo dieci anni. La serie di mezzo sta valorizzando un pilota che sembrava smarrito

Stefano Manzi, Triumph

Bentornato Stefano Manzi. Il motociclismo italiano a Most ha ritrovato un protagonista. Era da anni che Manzi non era brillante come nel week-end appena trascorso. E dire che da ragazzino era un autentico talento però aveva ottenuto dei risultati al di sotto delle aspettative e probabilmente anche del suo potenziale. A Most è apparso concreto, convincente ed ha regalato alla Triumph un podio che mancava da 10 anni.

Sabato ero contento ma avevo guadagnato molte posizioni per la caduta – commenta Stefano Manzi – Domenica ne avevo tanti davanti ma volevo fare ancora il podio, ci avevo preso gusto. Ho iniziato a superare ma ne avevo un bel po’ davanti, li ho visti un po’ lontani però andavo forte. Sono riuscito a mettermi quarto vedevo che recuperavo su Oncu. Quando mi è entrata la folle un altro po’ mi stendo. Ho giocato un gran jolly poi ero a posto e sono riuscito a fare il giro veloce e recuperare. Ho passato subito Oncu che se non lo passavo subito finivo quarto. Ho fatto terzo ed è stata una bella liberazione”.

Qual è stato il podio più bello: quello del sabato o della domenica?

“Il secondo posto di sabato è stato bello ma non me lo sono goduto del tutto perché pensavo alla domenica che lo volevo rifare ma partivo ventunesimo. Nella mia testa testa dicevo “ok sono andato molto bene ma domani è un’altra gara”. Se dopo aver fatto secondo poi finivo ottavo avrebbero detto che era stato per la caduta”.

Può essere stato il week-end della svolta?

E’ stato un week-end decisivo perché ho recuperato molti punti in classifica. Purtroppo ho fatto 2 zeri in Portogallo che pesano tantissimo ma ancora c’è in ballo il terzo posto e può essere un obbiettivo”.

Quest’anno sembri rinato. Ti ha fatto bene approdare in Supersport?

Cambiare aria può essere stato d’aiuto perché in Moto2 non avevo ottenuto dei gran risultati, non avevo mai brillato troppo. Quest’anno tra l’altro sono stato subito veloce anche nelle gare di Moto2 a cui ho partecipato e rispetto all’anno scorso mi sento più forte“.

Con te sul podio in gara anche Bulega e Baldassarri. Siete praticamente cresciuti assieme alla VR46. Che effetto ti fa fatto?

“Bello! Finché noi italiani stiamo davanti sono super contento. Io ho finito sul gradino più basso e un po’ mi scoccia perché volevo il più alto però sono contento per tutti e soprattutto per me”

Ora come trascorrerai la pausa estiva?

“Mi prenderò qualche giorno di riposo poi mi tornerò ad allenare perché devo sempre stare sull’attenti perché sono il terzo pilota del team MasterCamp in Moto2 e se c’è bisogno devo essere pronto”.

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