4 Agosto 2013

Superbike Silverstone Gara 2: Loris Baz prima della pioggia

Bandiera rossa al penultimo giro, in trionfo Baz

A Silverstone lo scorso anno, soltanto all’undicesimo gettone di presenza nel Mondiale Superbike, salì in Gara 1 sul gradino più alto del podio diventando a 19 anni, 6 mesi e 4 giorni il secondo più giovane vincitore di sempre in un quarto di secolo di storia della categoria. Sempre sul tracciato d’Oltremanica dodici mesi più tardi Loris Baz, sfortunatissimo in Superpole e grande protagonista nella prima manche, si aggiudica la seconda vittoria in carriera tra le Superbike in una Gara 2 conclusa con un giro d’anticipo per l’intensificarsi della pioggia. Costantemente nel gruppo di testa sin dallo spegnimento del semaforo, il giovane e talentuoso pilota di Sallanches ha pianificato una perfetta strategia che gli ha permesso di beffar tutti nel finale ed assicurarsi un’affermazione importantissima per la propria carriera, conferma del talento espresso nell’ultimo lustro tra Superstock 600 (Campione Europeo 2008), Superstock 1000 (“runner-up” nell’Europeo in prova unica 2011 ad Albacete), BSB e Mondiale Endurance (vincitore quest’anno al Bol d’Or).

Il circus delle derivate dalla serie sa di aver trovato in Baz un astro nascente, ma ritrova anche lo spettacolo in una Gara 2 con una media di un sorpasso a curva che presenta un podio inedito completato da Eugene Laverty (3° sul traguardo) e Jules Cluzel, secondo ed al primo podio in carriera tra le Superbike nonostante una caduta alla “Stowe” poco prima dell’esposizione della bandiera rossa. Il “Rookie” del team Crescent Suzuki nella “sua” pista (vittoria in Moto2 nel 2010, altrettanto lo scorso anno in Supersport) guadagna così un risultato sensazionale a scapito del vincitore di Gara 1 Jonathan Rea (quarto in rimonta), del compagno di squadra Leon Camier (5° e a tratti in testa) e del più esperto connazionale Sylvain Guintoli, sesto e sempre più capoclassifica di campionato.

Grazie a questo risultato e all’opaca prova di Tom Sykes (7°) ed alle disavventure incontrate da Marco Melandri (9°) ora il pilota ufficiale Aprilia conduce con 13 lunghezze di vantaggio rispetto a “The Grinner”, 36 sul proprio team-mate Laverty, scivola a -41 Melandri in una giornata nerissima per il team BMW Motorrad GoldBet con il ritiro per il cedimento del propulsore della S1000RR condotta da Davies. Scala così una posizione Ayrton Badovini, ottavo a precedere il compagno di squadra al Team Ducati Alstare Carlos Checa (10°), a punti anche Michel Fabrizio (11°), Federico Sandi (13°), Davide Giugliano (15°), non Vittorio Iannuzzo (16°) e Leon Haslam, suo malgrado incappato in un rovinoso highside sempre alla “Stowe” causa pioggia poco prima dell’esposizione della bandiera rossa.

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo parte benissimo il poleman Laverty, ancor più Loris Baz che in pieno “Complex” sorprende l’irlandese conquistando la prima posizione, seppur per poco: all’Hangar Straight “Norge” fa valere le doti motoristiche della propria RSV4 Factory ripresentandosi al comando delle operazioni, ma Baz all’ingresso della “Brooklands” nel vecchio tratto della pista torna in testa. Va così in archivio il primo dei 18 giri previsti con Baz leader su Laverty, Sykes, Davies, Guintoli, Cluzel, Rea e Camier, Melandri 9° precede Checa, Giugliano e Haslam. A sorpresa Baz sembra persino in grado di scappar via, prende coscienza di questa situazione il suo compagno di squadra Sykes che forza l’attacco su Laverty per la seconda posizione e va subito all’attacco.

Per “The Grinner” il sorpasso non è facile, specie se al sesto giro i commissari sventolano la bandiera bianca per ravvisare i piloti delle prime gocce di pioggia. Inevitabilmente il gruppo di testa si ricompatta con Baz, Sykes, Davies, Laverty, Camier, Guintoli e Cluzel in un fazzoletto, ma recupera qualcosa anche il vincitore di Gara 1 Jonathan Rea, 8° in solitaria distanziando Checa con Melandri che inspiegabilmente scivola addirittura ai margini della zona punti. Non un bel momento per il ravennate, l’esatto contrario per il proprio compagno di squadra Chaz Davies: all’undicesimo giro si porta al comando, ma alle sue spalle oltre a Baz figurano le Suzuki di Cluzel e Camier, poco staccate le Aprilia di Guintoli e Laverty mentre Sykes perde progressivamente terreno ora impensiero da Jonathan Rea.

Inizia così il “rush finale” della contesa con un Camier scatenato: passa Baz ed il proprio team-mate Cluzel, ora ha il mirino puntato sulla BMW S1000RR #19 di Davies. Il sorpasso non tarderà ad arrivare con “Shafter” nuovo leader al dodicesimo passaggio per la gioia di Paul Denning al box Crescent: alla “Copse” Cluzel sfila lo stesso Davies ed è secondo. Tra i due piloti in sella alle “Gixxer” inzia così una lotta vera dal quale sembra avvantaggiarsene il vice-Campione del Mondo Supersport in carica, ma questa confusione premia nuovamente Baz che si rifà sotto, ma non solo: sono tutti lì, tutti in piena bagarre regalando un sorpasso dietro l’altro con emozioni impossibili da raccontare. Con le gocce di pioggia che aumentano d’intensità, gli ultimi 4 giri presentano i giovani francesi Cluzel e Baz a confronto per la vittoria con il “rientro” di Eugene Laverty, non di Chaz Davies: in fumo il motore della propria BMW S1000RR, il terzo in due giorni per Feel Racing.

Che disdetta per il gallese, ma lo spettacolo non perde nulla con Cluzel, Baz e Laverty in fila indiana a confronto per la vittoria, dietro a loro Guintoli e Camier sono attaccati da uno spaziale Rea in rimonta. Piove e non piove, Baz al terz’ultimo giro si trova in condizioni di riportarsi al comando e lasciare a qualche metro i rivali nella corsa alla vittoria Cluzel e Laverty; può esser la manovra giusta, ma proprio al penultimo passaggio la pioggia aumenta d’intensità: alla “Stowe” si salva con un guizzo Baz, non Cluzel che vola a terra, brutto highside anche per Haslam. Doverosa l’esposizione della bandiera rossa a da parte della direzione gara con Loris Baz che centra così la seconda affermazione in carriera nel Mondiale Superbike, Cluzel caduto viene classificato secondo alla tornata precedente, Laverty completa il podio davanti a Rea, Camier, Guintoli, Sykes, Haslam, Badovini e Melandri a completare la top-10.

eni FIM Superbike World Championship 2013
Silverstone Circuit, Classifica Gara 2

01- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 16 giri in 33’46.622
02- Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.609
03- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 0.869
04- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 2.145
05- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 2.229
06- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 2.374
07- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 5.791
08- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 20.126
09- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 20.209
10- Carlos Checa – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 20.629
11- Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 20.769
12- Max Neukirchner – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 21.407
13- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 45.015
14- Mark Aitchison – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 45.938
15- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 46.036
16- Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000RR – + 1’22.207

Servizio Fotografico: Diego De Col

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