15 Febbraio 2012

Superbike: senza Hopkins, Crescent prova con Brookes

Test difficili per il nuovo team di riferimento Suzuki del WSB

Non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura nel Mondiale Superbike per il team Crescent Fixi Suzuki, nuova formazione di riferimento Suzuki nella categoria. Al primo giorno di test a Phillip Island John Hopkins, comprensibilmente il pilota di punta del progetto, cade rimediando una frattura alla mano destra, nello specifico ad un osso alla base della mano in prossimità di quel che resta del dito (amputazione della seconda e terza falange per sistemare definitivamente un precedente infortunio).

Con “Hopper”, già con Crescent Suzuki lo scorso anno nel BSB, fuori gioco, Paul Denning e Jack Valentine hanno deciso di convocare all’ultimo momento Joshua Brookes, pilota Suzuki nel British Superbike con il team Tyco Suzuki by TAS, fortunatamente già in Australia per trascorrere le vacanze invernali in attesa di iniziare la stagione 2012.

Contendente al titolo mondiale Supersport 2008, trascirsi nel WSBK con Honda Alto Evolution, Kawasaki Bertocchi e Honda ECHO CRS, il pilota australiano vice-campione BSB 2010 è salito in sella alla Suzuki GSX-R 1000 orfana di Hopkins nella conclusiva giornata di test, scoprendo non poche differenze rispetto alla “Gixxer” del campionato britannico.

Più difficile e complicato del previsto“, ha ammesso Brookes, vincitore a Phillip Island in Supersport nel 2004 da wild card con la Honda del campionato australiano. “Hopkins usa un set-up diverso rispetto alla mia abituale messa a punto, così abbiamo iniziato ad apportare qualche modifica, anche se con soltanto una giornata di test non era facile trovare un buon feeling. Ho fiducia con l’anteriore, non posso dire altrettanto del posteriore: su questo dobbiamo intervenire per i prossimi test.

Problemi per Brookes, non benissimo nemmeno Leon Camier, in cerca di riscatto dopo due altalenanti stagioni con la Aprilia ufficiale, tuttora alla ricerca del miglior feeling con la GSX-R 1000.

Inizialmente abbiamo svolto prove comparative tra le moto 2011 e 2012. Purtroppo nella seconda giornata di test dei problemi elettrici ci hanno rallentato, ma con diverse modifiche siamo riusciti ad avere dei riscontri incoraggianti. Mi piace il carattere della moto, ma per andar forte qui a Phillip Island e con la GSX-R bisogna trovare una buona messa a punto: ci proveremo nei prossimi test.

Lascia un commento