2 Maggio 2012

Superbike: Rea “Monza è un nuovo capitolo della stagione”

Il britannico felice di tornare a correre in Italia

Le sorti della stagione 2012 di Jonathan Rea si sono leggermente risollevate grazie al successo conquistato dal nord-irlandese sulla pista di Assen due week-end fa. Quello olandese però è un tracciato storicamente favorevole (nonché di casa) alla squadra capitanata da Ronald Ten Kate, in questo senso quindi il round di Monza ormai alle porte rappresenta un test importante per valutare il livello raggiunto dalla nuova CBR 1000RR, 4 cilindri nata sotto grandi aspettative ma ancora un po’ limitata da “problemi di gioventù”.

Rea, dal canto suo, non vede l’ora di correre qui in Italia: non è la prima volta infatti che il pilota di Ballymena elogia la passione dei fan italiani e rimarca lo speciale feeling instaurato con essi. L’Autodromo Nazionale di Monza invece, non gli ha regalato in passato grandi soddisfazioni: i risultati migliori per pilota Honda World Superbike arrivarono nella sua stagione da “rookie” nel Mondiale Superbike (2009), nella quale conquistò un quinto ed un quarto posto nelle due gare.

“Dopo un po’ di relax a casa”, ha detto Jonathan Rea, “mi affaccio al round di Monza con fiducia dopo come è andata ad Assen. Quello olandese è un capitolo chiuso ed uno nuovo si aprirà questo fine settimana. Si tratta di un evento unico nel suo genere, che si è trasformato in una specie di battaglia a livello di cavalli tra le varie case, ma in passato sono stato coinvolto in un paio di incidenti alla prima curva – è difficile percorrere la variante al termine del rettilineo assieme a tutti gli altri piloti.

“Siamo saliti ad un nuovo livello con la moto ed ora stiamo lavorando su un nuovo set-up con una direzione di sviluppo ben chiara. Spero che saremo in grado di trarre vantaggio da ciò a Monza, è una pista che richiede molta stabilità del mezzo, specialmente in frenata, ed abbiamo sofferto molto in questo ambito in passato. Non vedo l’ora di tornare in Italia – adoro correre lì ed i fan italiani hanno una passione tanto grande da essere contagiosa”.

Lascia un commento