23 Febbraio 2014

Superbike Phillip Island Gara 1: Eugene Laverty in trionfo

Melandri è 2° davanti a Guintoli e Giugliano

Una scommessa, una scelta che ha fatto discutere parecchio nel corso dell’inverno, ma che sembra già vinta. Terminato, non senza polemiche, il biennale sodalizio con Aprilia, all’esordio da pilota Crescent Suzuki al Phillip Island Grand Prix Circuit Eugene Laverty realizza una corsa capolavoro conquistando l’inaugurale gara della stagione 2014 del Mondiale Superbike. Scattato dalla seconda fila, partito non benissimo (7° al termine del primo giro), “Norge” da quel momento in avanti ha concretizzato una rimonta d’altri tempi: 3″5 recuperati dal formidabile trio in fuga formato da Guintoli, Melandri e Giugliano, missione compiuta al 17° giro con un perfezionistico attacco per il primato ai danni di Sylvain Guintoli.

L’irlandese due volte vice-Campione del Mondo Supersport conquista così la sua tredicesima vittoria in carriera nel Mondiale Superbike, la prima per il team Crescent Suzuki ponendo la parola fine ad un lungo digiuno di successi per la casa di Hamamatsu di quasi 4 anni: l’ultimo hurrà il 16 maggio 2010 a Kyalami con Leon Haslam ed il team Alstare. Laverty realizza così una vera “impresa”, pronto a ripetersi in Gara 2 dove sarà chiamato a battere nuovamente gli alfieri del suo ex-team Aprilia: Marco Melandri, all’esordio in gara con la RSV4 Factory, è 2° riuscendo a battere in volata Sylvain Guintoli, leader per 17 dei 22 giri della contesa.

Giù dal podio dopo aver lottato a lungo per la vittoria chiude in quarta piazza Davide Giugliano con la Ducati 1199 Panigale R ufficialmente schierata dal Ducati Superbike Team distanziando Loris Baz (5° con la prima Kawasaki), Jonathan Rea (6° con la nuova Honda CBR 1000RR Fireblade SP) ed il Campione del Mondo in carica Tom Sykes, soltanto 7° a precedere Chaz Davies. Fuori gioco per cadute Toni Elias, Leon Haslam e Alex Lowes (spaventoso volo al 4° giro in piena “Stoner Corner”), l’inedita classe “EVO” all’esordio ha riservato un acceso duello per la vittoria (9° posto assoluto) che ha visto prevalere per soli 61/1000 David Salom (Kawasaki Provec) a scapito di Niccolò Canepa (Ducati Althea) con il bi-Campione ASBK Glenn Allerton in scia con la BMW S1000RR di BMW Motorrad Italia ereditata dall’infortunato Sylvain Barrier. A punti al debutto la MV Agusta F4 RR condotta da Claudio Corti (13°), non la EBR 1190RX di Aaron Yates, doppiato. Alle 14:40 locali (le 4:40 italiane) il via di Gara 2.

Cronaca di Gara

Condizioni climatiche ottimali per la gara d’apertura del World Superbike 2014. Per la terza volta in carriera dopo Monza 2012 e Laguna Seca 2013, Sylvain Guintoli, grazie al nuovo primato del Phillip Island Grand Prix Circuit per la categoria di 1’30″038, scatta dalla pole affiancato in prima fila da Davide Giugliano e dal compagno di squadra Marco Melandri, in seconda le Crescent Suzuki di Eugene Laverty e Alex Lowes più Jonathan Rea, in terza Tom Sykes, 8° complice la caduta alla “Lukey Heights” nel corso della “SP2”. Non prendono il via invece l’americano Geoff May (frattura clavicola sinistra) e l’ungherese Peter Sebestyen (distorsione ai legamenti del ginocchio destro): per entrambi il debutto stagionale è posticipato al Motorland Aragón di Alcañiz il 13 aprile prossimo.

Alle 12:01 locali in punto lo start premiano le Aprilia RSV4 Factory di Guintoli e Melandri, con quest’ordine alla “Doohan” a precedere Giugliano, Rea, Sykes, Davies, via via tutti gli altri con i piloti che transitano senza problemi al “Southern Loop”, “Stoner Corner” ed il tornantino “Honda”. Guintoli prova subito a scappar via e chiude il 1° dei 22 giri previsti con 4/10 di margine su Melandri, 7 su Giugliano, a seguire Rea con Davies che ha sfilato Sykes al tornantino “MG” nella picchiata in discesa dalla “Lukey Heights”. Il Campione del Mondo in carica ha qualche difficoltà in questa prima fase di gara, cede in un sol colpo alla “Honda” tre posizioni a vantaggio del proprio compagno di squadra Baz e le Crescent Suzuki di Laverty e Lowes, in rimonta dopo una partenza completamente da dimenticare.

Nel tentativo di riacciuffare il gruppo di testa, nel corso del quarto giro Alex Lowes in piena “Stoner Corner” in accelerazione è sfortunato protagonista di un brutto volo (“perso” dalla regia Dorna WSBK), lascia così a Rea, Laverty, Baz, Davies e Sykes la bagarre per la quarta posizione già a 3″7 dal fuggitivo terzetto formato da Guintoli Melandri e Giugliano. Dopo Alex Lowes, proseguono le cadute: al 5° giro saluta la compagnia Toni Elias, una tornata più tardi è sfortunatamente il turno di Leon Haslam. Più soltanto 18 i piloti in gara, 3 in lizza per la vittoria ad 1/3 della distanza di gara: viaggiando sotto l’1’32” Guintoli, Melandri e Giugliano sono letteralmente in fuga, ma Eugene Laverty, sbarazzatosi dal plotoncino di inseguitori, figura tra i più veloci in pista riuscendo a ridurre costantemente il gap dal trio di testa.

Al giro di boa della contesa Laverty ha dimezzato lo svantaggio: da 3″5 a 1″7, per il riaggancio è questione soltanto di due giri; anche per questa ragione Davide Giugliano alla 13° tornata decide alla “Honda” di rompere gli indugi su Melandri per la seconda posizione, prontamente imitato da Laverty alla “Lukey Heights” con il ravennate che perde contatto dai nuovi tre candidati alla vittoria. “Norge” è una furia ed al 15° giro sfila anche Giugliano pronto, deciso a sferrare l’assalto per il primato di Guintoli. Per il sorpasso decisivo bisognerà attendere soltanto due tornate del Phillip Island Grand Prix Circuit: 17° giro, missione compiuta e fuga verso la vittoria.

Con Laverty prossimo a celebrare la vittoria all’esordio da pilota Crescent Suzuki, alle sue spalle il duello per il secondo posto premia Melandri con un chirurgico sorpasso su Guintoli alla curva “Honda”, a seguire Davide Giugliano è quarto in solitaria a precedere Baz, Rea, Sykes, Davies con David Salom che in volata si aggiuica la prima vittoria della classe “EVO” a scapito di Niccolò Canepa e Glenn Allerton, mentre la MV Agusta F4 RR affidata a Clauio Corti è 13° conquistando tre punti mondiali.

eni FIM Superbike World Championship 2014
Phillip Island Grand Prix Circuit, Classifica Gara 1

01- Eugene Laverty – Voltcom Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – 22 giri in 33’39.440
02- Marco Melandri – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 2.959
03- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 3.034
04- Davide Giugliano – Ducati Superbike Team – Ducati 1199 Panigale R – + 6.972
05- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 11.132
06- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR SP – + 11.718
07- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 15.612
08- Chaz Davies – Ducati Superbike Team – Ducati 1199 Panigale R – + 25.724
09- David Salom – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 37.407 (EVO)
10- Niccolò Canepa – Althea Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 37.468 (EVO)
11- Glenn Allerton – BMW Motorrad Italia Superbike Team – BMW S1000RR – + 39.271 (EVO)
12- Fabien Foret – MAHI Racing Team India – Kawasaki ZX-10R – + 45.212 (EVO)
13- Claudio Corti – MV Agusta Reparto Corse Yakhnich Motorsport – MV Agusta F4 RR – + 50.249
14- Jeremy Guarnoni – MRS Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 1’17.134 (EVO)
15- Sheridan Morais – IRON BRAIN Kawasaki SBK Team – Kawasaki ZX-10R – + 1’23.686 (EVO)
16- Imre Toth – BMW Team Toth – BMW S1000RR – + 1’30.651
17- Aaron Yates – Team Hero EBR – EBR 1190RX – a 1 giro

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

Lascia un commento