26 Agosto 2012

Superbike Mosca Gara 1: Sykes domina e vince su pista umida

A podio Melandri e Biaggi, tra loro ora 6.5 punti

Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), conquista la terza vittoria in carriera, la seconda in stagione dopo quella di Gara 2 a Monza, nella prima delle due corse odierne al Moscow Raceway. Il pilota di Huddersfield, West Yorkshire, ha condotto una corsa perfetta ed è rimasto in testa dalla prima staccata fino alla bandiera a scacchi, dimostrandosi ancora una volta il perfetto interprete delle condizioni di pista umida. Un successo meritato per l’inglese, che è riuscito a precedere sia Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) che Max Biaggi (Aprilia Racing Team). Il ravennate è stato autore di una gara convincente, soprattutto nella seconda parte, nella quale ha sfoderato un ottimo passo che gli ha permesso di farsi strada tra gli avversari e, grazie a qualche caduta, di ritrovarsi nella condizione di non dover rischiare nel finale.

Per Biaggi invece il terzo gradino del podio è arrivato in extremis, quando il leader della classifica ha sopravanzato senza apparente fatica il trotterellante compagno di squadra Eugene Laverty, visibilmente scontento del gravoso compito che gli ha tolto la possibilità di un piazzamento nella top-3. Quinto posto per Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet), abile a mantenere il giusto passo ed aiutato adalle numerose cadute davanti a sé. Il romano di casa BMW ha preceduto uno sfortunato Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), limitato da un’incolpevole caduta causata dal rientro in linea di Chaz Davies (ParkinGO MTC Aprilia), dopo che il gallese era andato largo fuori traiettoria ritrovandosi al ritorno “Pocket Rocket” all’interno nel corso del diciottesimo passaggio. Per il pilota del team di Giuliano Rovelli, rientrato anche lui in pista, c’è stata inoltre la caduta nel penultimo giro, che ha messo definitivamente fine alla sua promettente corsa.

Tanti big e potenziali protagonisti hanno terminato la loro corsa nella ghiaia, a cominciare da Carlos Checa (Ducati Althea Racing), che ha perso il controllo della moto all’impostazione dell’ultima curva del tracciato, il lentissimo tornante a sinistra che immette sul rettilineo dei box, dopo un contatto subito da Jonathan Rea durante un tentativo di sorpasso (terzo passaggio, che ha visto la caduta anche per Sylvain Guintoli). Anche il pilota Honda World Superbike non ha terminato la corsa a causa di una caduta, avvenuta all’undicesimo giro alla curva 11. Buona gara, finché è durata, per Davide Giugliano, secondo pilota Althea Racing, molto aggressivo e competitivo fino al quattordicesimo passaggio ed alla caduta alla curva numero 9. La classifica vede sempre leader Max Biaggi a quota 290 punti, con Melandri secondo a 6.5 punti di distacco ed il vincitore Sykes a 42 e mezzo.

Cronaca di Gara

La Direzione Gara decide per un “wet race” ma tutti i piloti, ad eccezione di Camier, finiscono per montare le slick. Scatta benissimo al via Tom Sykes, che dalla seconda casella dello schieramento si piazza in testa seguito da Haslam, Laverty e Checa. Quinto Melandri, a precedere Rea, Giugliano, Davies e Biaggi, certamente non autore di un buon scatto da fermo. L’autore della pole sembra un po’ in difficoltà e perde terreno dai primi tre, con “The Grinner” che prova come spesso succede a fare il vuoto già dalla prima parte della corsa.

Un Davide Giugliano molto aggressivo ha la meglio prima su Melandri poi su Rea, il ravennate fatica e perde terreno, vedendosi ripreso dal quartetto composto da Davies, Biaggi, Baz e Guintoli, mentre si sta disputando il terzo giro della corsa. Il campione in carica della Coppa FIM Superstock 1000 è indemoniato e sopravanza anche il compagno di squadra, provando il ricongiungimento con il duo Laverty – Haslam, in lotta per la seconda posizione. Incredibile ed amara sorpresa per uno sfortunatissimo Carlos Checa, finito per terra a conclusione del terzo passaggio all’ultima curva prima del traguardo, dopo aver subito un contatto in staccata da Jonathan Rea. Nella medesima tornata c’è la caduta anche per Sylvain Guintoli.

Bella bagarre per la seconda posizione tra Laverty e Giugliano. L’irlandese di casa Aprilia, dopo essere stato sopravanzato dal nostro portacolori, si riprende la terza posizione sul lungo rettilineo che porta all’ultimo lento tornantino della pista. Mentre Haslam è autore di un errore che lo fa retrocedere fino al quinto posto, Rea è in gran spolvero e grazie ad un miglior tempo di 1’38.357 si rifà sotto alla coppia in lotta per la momentanea seconda piazza sopravanzando sul rettlineo, nel corso del settimo giro, Davide Giugliano.

Mentre Sykes mantiene la leadership con un vantaggio che si aggira sui 4 secondi, la battaglia per il secondo posto è feroce e vede un Laverty in difesa strenua dall’incombenza di Giugliano e Rea, con a poca distanza Davies e Melandri. Più difficile il discorso per Biaggi, che naviga in solitaria in ottava posizione e non sembra riuscire ad avvicinare neanche lontanamente gli avversari. Leon Camier, autore di una scelta completamente errata a livello di gomme, viene già doppiato ma continua il suo percorso in pista. Miglior tempo per Marco Melandri al giro numero 10, che ha visto inoltre il perentorio sorpasso di Davies su Giugliano per la quarta posizione. Il gallese abbassa il miglior giro della corsa, guadagnando la terza piazza nel corso del passaggio seguente per la scivolata di Jonathan Rea alla curva numero 11. Gran crono di Laverty che scende sotto il muro del minuto e trentasette secondi (1’36.993) e si stacca definitivamente dalla concorrenza, portando il suo ritardo sul leader Sykes a tre secondi.

Mentre si entra nella seconda parte della corsa la classifica vede leader Sykes, davanti a Laverty, Davies, Haslam, Giugliano, Melandri e Biaggi. Tra il ravennate ed il romano ci sono però ben 5.3 secondi, il leader della classifica è tuttora comunque ben staccato. Dopo aver lottato con tutto ciò che aveva a disposizione, Giuliano è vittima di una scivolata alla curva 9 e deve lasciare la corsa, nel corso del quattordicesimo passaggio. Lo strappo di Laverty dura poco, in quanto il pilota Aprilia Racing Team viene ripreso da Davies e Haslam. I tre girano su tempi identici, ma sette decimi più veloce è Marco Melandri che irrompe da dietro risultando il più veloce in pista.

Ingresso deciso di Davies su Laverty alla curva 11 nel corso del passaggio numero 17, il britannico si prende così la seconda piazza temporanea sul compagno di marca portandolo fuori linea. Questo ingresso deconcentra “Norge”, che si vede sfilato dal duo BMW ufficiale Haslam-Melandri. Nel passaggio seguente si assiste ad un largo di Davies alla curva 9:  il pilota ParkinGO MTC Aprilia chiude la linea ritrovandosi però all’interno Haslam, e per questo motivo entrambi finiscono per terra. I due piloti riescono a ripartire, con Davies in quarta posizione e Haslam sesto. Questo stravolgimento permette a Melandri di ritrovarsi secondo con un ritardo di 4.2 secondi su Sykes e 3 di vantaggio su Laverty. Una posizione molto importante per la classifica, con Biaggi saldamente in quinta posizione ma non lontano dal compagno di marca e Campione del Mondo Supersport in carica. Con due giri e mezzo al termine Davies si infila all’interno di Laverty alla curva 9 ed è terzo, mentre Fabrizio ha la meglio su un Haslam in difficoltà ed è quinto. Il terzo gradino del podio virtuale per il #19 non dura molto, poiché nel penultimo passaggio è vittima di un lungo con conseguente caduta alla curva numero 3.

Sykes si avvia indisturbato per il successo, seguito da Melandri e da Biaggi. Il romano ha la meglio facilmente su un trotterellante Laverty, mentre Fabrizio chiude al quinto posto davanti a Haslam, Canepa, Zentti, Hopkins, Salom e Baz.

eni FIM Superbike World Championship 2012
Moscow International Raceway, Classifica Gara 1

01- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 25 giri in 41’07.852
02- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 8.878
03- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 12.603
04- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 13.027
05- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 29.582
06- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 30.587
07- Niccolò Canepa – Red Devils Roma – Ducati 1198 – + 32.170
08- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 34.704
09- John Hopkins – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 40.366
10- David Salom – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 41.143
11- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 44.363
12- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 47.813
13- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 52.650
14- Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’20.273
15- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – a 2 giri
16- David McFadden – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – a 3 giri

Valerio Piccini

Servizio Fotografico: Diego De Col

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