12 Giugno 2011

Superbike Misano Gara 2: ancora una doppietta per Checa

Secondo Max Biaggi, caduto Marco Melandri

La rocambolesca gara 2 Superbike sul tracciato di Misano ha visto vincitore, ancora una volta, lo spagnolo Carlos Checa (Ducati Althea), sempre più leader indiscusso del campionato, che coglie la nona vittoria di quest’anno, quattordicesima in carriera, portando a casa la quarta doppietta stagionale. Inarrestabile la corsa del pilota catalano, sempre in controllo della corsa nonostante la bandiera rossa comparsa sul tracciato all’undicesimo giro, a causa delle cadute di Marco Melandri (Yamaha World Superbike) e Leon Camier (Aprilia Alitalia). La gara è successivamente ripartita da zero, con 14 giri totali da disputare, ma non è cambiata il leitmotiv della corsa: Checa a dettare il passo, Max Biaggi (Aprilia Alitalia) ad inseguire provando tutto il possibile.

Il finale di corsa ha regalato in ogni caso un buon spettacolo, grazie all’ottima prova di Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia), che ha visto sfumare il podio nel finale per merito del giapponese Noriyuki Haga (PATA Aprilia Racing), quest’ultimo capace di avere la meglio sul pilota italiano all’ultima curva prima della bandiera a scacchi dopo una lotta serratissima negli ultimi giri.

Nonostante le buone partenze effettuate, Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) termina la corsa con la quinta piazza, difendendosi con i denti da un arrembante Michel Fabrizio (Suzuki Alstare), in gran spolvero in questa seconda manche dopo la caduta della prima. Soltanto 14 i piloti in grado di terminare la corsa in una corsa travagliata, che ha visto il decimo posto per Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team), con il compagno di squadra di quest’ultimo, Tom Sykes, e Eugene Laverty a chiudere l’ordine d’arrivo, rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione, a causa di due scivolate non troppo gravi da costringerli al ritiro.

La classifica piloti vede ora Checa a quota 245 punti, 72 in più di Biaggi e 95 rispetto a Melandri. A guidicare dal vantaggio conquistato dal “Toro”, è evidente che la questione titolo ha preso una piega ben definita.

Cronaca di gara

Gara 2 vede l’assenza sulla griglia di Troy Corser. Al via Sykes è autore nuovamente di una buona partenza, seguito ancora una volta da Leon Haslam, da Carlos Checa e da un Max Biaggi molto aggressivo. Il pilota ufficiale BMW ottiene la testa della corsa alla “Quercia” nel corso del primo giro, ma viene sopravanzato nel secondo passaggio prima da Checa al “Tramonto”, e successivamente da Biaggi alla curva 12.

Intanto Tom Sykes si ritrova alle prese con Marco Melandri e prova in ogni modo a tenere dietro il pilota italiano. Al contempo il terzetto di testa prende il largo con Checa che spinge forte, ma Max Biaggi fa segnare il nuovo record della pista al quinto passaggio e tenta di limitare i danni. Cade Alex Polita, ma il pilota Jesino riuscirà a riprendere la via della pista poco dopo.

Michel Fabrizio mette in piedi una buona rimonta, che lo proietta in settima posizione. Soprasso di Melandri ai danni di Haslam nel corso dell’ottava tornata, per la terza posizione. All’undicesimo giro però il ravennate è vittima di una scivolata alla curva numero uno, con la moto che scivola sulla pista e termina la sua corsa all’esterno della seconda curva della “Variante del Parco”. La caduta, assieme a quella di poco successiva di quella di Leon Camier (Aprilia Alitalia), ha portato alla sospensione della gara. Il pilota ufficiale Yamaha prova a far ripartire la sua YZF-R1, inutilmente. Intanto i commissari di pista sono intenti a spargere il filler sulle tracce d’olio lasciate dalla moto #2.

La ripartenza vede 14 giri ancora da disputare per i diciassette piloti rimasti in pista, con lo schieramento che fa fede all’ordine di transito dei piloti al termine del decimo passaggio. Alla ripartenza è Biaggi ad ottenere la leadership, seguito da Leon Haslam e Carlos Checa. Haslam prova alla “Quercia” su Biaggi ma va lungo, ritrovandosi in terza posizione. Il pilota BMW riesce però a sopravanzare Carlos Checa al “Curvone”, tornando secondo. Al secondo giro, il leader del mondiale infila il #91 nel suo punto preferito, ovvero la staccata del “Carro”.

Cambiano ancora le posizioni, nel corso del terzo passaggio. Eugene Laverty fa sua la terza posizione, mentre Badovini punta al quarto posto restando nei tubi di scarico della moto di Haslam, ma subisce il sorpasso da Noriyuki Haga al “Curvone”, tentativo rispedito al mittente poco dopo. Lotta per la prima posizione tra Max Biaggi e Carlos Checa, con Laverty che ritorna prepotentemente sul duo di testa guadagnando continuamente margine. Putroppo per “Norge” una scivolata alla curva 4 gli fa perdere le speranze da podio e lo fa rientrare in quindicesima posizione.

Highside per Jakub Smrz tra la curva numero 13 e la 15, con il pilota ceco che finisce mestamente il weekend italiano. La lotta per la terza posizione è serratissima e vede protagonisti Leon Haslam, Noriyuki Haga, Ayrton Badovini e Michel Fabrizio. Errore di Max Biaggi al “Tramonto” nel corso dell’ottavo giro, che lascia campo libero a Checa in testa alla corsa. Continui i sorpassi tra i piloti che si contendono il terzo posto: Haga riconquista la terza posizione ai danni di Haslam al nono passaggio, mentre c’è gran bagarre tra Ayrton Badovini e Michel Fabrizio per il quinto posto.

Ritiro per Maxime Berger, di poco preceduto dalla scivolata di Tom Sykes alla “Variante del Parco”. L’inglese riesce a tornare sul tracciato, in quattordicesima posizione. Haga prende un po’ di margine sugli inseguitori, Haslam deve invece difendersi da un arrembante Ayrton Badovini, seguito come un ombra da Michel Fabrizio. Il pilota piemontese riesce a conquistare la quarta piazza nel corso dell’undicesimo giro, mentre il centauro romano al passaggio successivo riesce ad infilare Haslam alla curva del “Carro”.

Carlos Checa taglia indisturbato il traguardo con un secondo e quattro su Biaggi, l’incredibile lotta tra Badovini e Haga per l’ultimo gradino del podio si conclude soltanto sul traguardo, con il giapponese che riesce ad avere la meglio sul pilota BMW Motorrad Italia. Quinto classificato è Leon Haslam, capace tenere dietro Michel Fabrizio fino alla bandiera a scacchi. Settimo Sylvain Guintoli, davanti a Ruben Xaus (Castrol Honda), e i due piloti ufficiali Kawasaki Joan Lascorz e Chris Vermeulen. Completano l’elenco dei piloti al traguardo Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia), Roberto Rolfo (Kawasaki Pedercini), Eugene Laverty (Yamaha World Superbike) e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team).

Superbike World Championship 2011
Misano Adriatico, Classifica Gara 2

01- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – 14 giri in 22’44.117
02- Max Biaggi – Aprilia Alitalia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 1.484
03- Noriyuki Haga – Pata Racing Team Aprilia – Aprilia RSV4 Factory – + 7.772
04- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia – BMW S1000RR – + 7.856
05- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 9.714
06- Michel Fabrizio – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 – + 10.777
07- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 10.875
08- Ruben Xaus – Castrol Honda – Honda CBR 1000RR – + 13.483
09- Joan Lascorz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 13.576
10- Chris Vermeulen – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 17.962
11- Lorenzo Lanzi – BMW Motorrad Italia – BMW S1000RR – + 22.768
12- Roberto Rolfo – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 24.535
13- Eugene Laverty – Yamaha World Superbike Team – Yamaha YZF R1 – + 51.895
14- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 1’04.134

Valerio Piccini

Servizio Fotografico Diego De Col

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