6 Ottobre 2013

Superbike Magny Cours Gara 2: Sykes doppietta “mondiale”

Vince ed ipoteca la conquista del titolo iridato

Una vittoria, una doppietta, un’ipoteca alla conquista del suo primo mondiale. A dodici mesi di distanza dal titolo perso per 1/2 punto, Tom Sykes lascia Magny-Cours mettendo a segno una doppietta, la terza stagionale ed in carriera dopo Imola e Donington Park, senza discussioni e con un “tesoretto” di punti da amministrare nella finalissima in programma tra due settimane a Jerez de la Frontera. Inavvicinabile sul passo gara (costantemente sull’1’38” con persino un giro più veloce in 1’37″932), “The Grinner” ha domato la propria Kawasaki Ninja ZX-10R fino a costruire un margine di 11″ nei confronti del duo Aprilia Racing Eugene Laverty-Sylvain Guintoli in bagarre tra loro e protagonista di un finale… thrilling. Dopo una serie innumerevole di sorpassi e controsorpassi, all’inizio dell’ultimo giro la pioggia ha iniziato a bagnare il tracciato di Nevers: Sykes è rimasto in piedi per miracolo, non i due piloti del team interno di Noale, scivolati entrambi al tornantino “Adelaide” ed, in quell’istante, consegnando il titolo con un round d’anticipo al portacolori KRT.

Quando il mondiale 2013 sembrava ormai archiviato, il duo Aprilia è stato “graziato” da una provvidenziale bandiera rossa che ha riportato Eugene Laverty e Sylvain Guintoli rispettivamente in seconda e terza piazza, ma ora con 37 e 38 punti da recuperare su 50 ancora in palio nelle due gare a Jerez. Sykes ipoteca così un titolo che alla Kawasaki manca da 20 anni, estromesso aritmeticamente da questi giochi Marco Melandri, finito fuori pista nei primi giri per poi dar vita ad una spettacolare rimonta conclusasi con il 7° posto finale. Davanti al ravennate figura così un sempre più convincente Davide Giugliano, 4° con la Aprilia Althea a precedere Chaz Davies ed il sorprendente otto volte iridato Endurance Vincent Philippe (6° da sostituto dell’infortunato Leon Camier in Crescent Suzuki), porta a casa un inaspettato 9° posto con la Ducati 1198 RS del Mesaroli Racing Lorenzo Lanzi riuscendo a precedere persino la Ducati 1199 Panigale R di Ayrton Badovini, decimo.

Amaro epilogo per l’altro alfiere del Team Ducati Alstare Michele Pirro, a terra nelle prime fasi di gara, fuori gioco anche Michel Fabrizio (problema tecnico) e Vittorio Iannuzzo, tre punticini per Federico Sandi (13°), 1 per Fabrizio Lai (15°). Tra due settimane, il 20 ottobre prossimo, il gran finale a Jerez de la Frontera.

Cronaca di Gara

Minaccia pioggia, ma allo spegnimento del semaforo in condizioni di pista asciutta Tom Sykes non si fa sorprendere, leader alla staccata della “Grande Courbe” sulle Aprilia di Laverty, Giugliano, Guintoli e Melandri. Giunti al curvone “Estoril” il pilota capitolino si vede sfilare da Guintoli e Melandri scivolando in quinta piazza davanti a Davies e Fabrizio, prova nuovamente a “scappar via” Sykes che chiude il primo dei 23 giri previsti con mezzo secondo e spiccioli di margine su Laverty “braccato” dal proprio compagno di squadra Guintoli. “The Grinner” prevedibilmente rafforza in un lampo il proprio vantaggio lasciando al duo Aprilia Racing la bagarre per la secona posizione, dietro a loro è confronto-a-tre per la “medaglia di legno” tra Giugliano, Davies e Melandri, non per Michele Pirro, scivolato alla “Chateau d’Eau” e fuori dai giochi.

Non vi sono grandi emozioni in questa seconda manche, se non in negativo per i nostri colori: al sesto giro Marco Melandri arriva inspiegabilmente lunghissimo alla “180°”. Ripartirà, ma soltanto in sedicesima posizione, quindicesima complice il ritiro per problema tecnico di due giri più tardi di uno sfortunatissimo Leon Haslam. La gara sembra davvero aver poco da dire, specie con un Sykes che ad ogni tornata ferma i cronometri sull’1’38” basso (addirittura 1’37″932 al 10° giro) lasciando le RSV4 di Laverty e Guintoli ad oltre 6″. Ci pensano proprio loro due a vivacizzare la contesa con il transalpino che sfila il proprio compagno di squadra, il tutto mentre prosegue la rimonta di Melandri ora 13°.

Con Jules Cluzel che finisce nuovamente a terra al 13esimo giro nel tentativo di recuperare nei confronti di Toni Elias e del compagno di squadra per l’occasione Vincent Philippe davanti a sé, si registrano altre due defezioni: Michel Fabrizio è fuori per un problema tecnico alla propria Fireblade, apparentemente discorso similare per Vittorio Iannuzzo finito poi a terra alla 180°. Restano più soltanto 15 piloti in gara con la coppia Aprilia Racing in bagarre: al 17° giro Laverty attacca-e-passa Guintoli al tornantino “Adelaide”, sbaglia lo stesso Guintoli che “taglia” la variante “Nurburgring”. In tre giri Sylvain riesce a recuperare il gap e riappropriarsi della seconda piazza, ma questa bagarre è in continua evoluzione: i due si scambiano la seconda posizione praticamente ad ogni curva presentandosi appaiati all’ultimo giro quando, incredibilmente, comincia a piovere. Sykes resta in piedi, non Laverty e Guintoli che sbagliano alla “Adelaide”, ma vengono “salvati” da una provvidenziale bandiera rossa. Classifica pertanto alla tornata precedente con Sykes vincitore (e mattatore) su Laverty e Guintoli, Melandri chiude 7°, ma ormai è aritmeticamente fuori dai giochi-campionato.

eni FIM Superbike World Championship 2013
Circuit Magny Cours, Classifica Gara 2

01- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 21 giri in 34’36.149
02- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 11.091
03- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 11.337
04- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 23.008
05- Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 25.724
06- Vincent Philippe – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 34.762
07- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 36.219
08- Toni Elias – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 40.957
09- Lorenzo Lanzi – Mesaroli Transports A.S. – Ducati 1098R – + 43.713
10- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 53.188
11- David Salom – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 56.251
12- Mark Aitchison – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’04.048
13- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’04.243
14- Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’10.346
15- Fabrizio Lai – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 1’29.441

Servizio Fotografico: Diego De Col

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