6 Ottobre 2013

Superbike Magny Cours Gara 1: Sykes vince e allunga

Batte Guintoli e Laverty con fuga nel mondiale

Lo scorso anno proprio a Magny Cours aveva perso il mondiale per 1/2 punto, ma questa volta Tom Sykes sembra voler costruire nel fine settimana il suo trionfo iridato. Presentatosi sul tracciato d’Oltralpe già con un “tesoretto” da amministrare nei confronti dei suoi tre inseguitori Laverty, Guintoli e Melandri, in Gara 1 “The Grinner” ha dominato la scena assicurandosi l’ottava vittoria stagionale, la tredicesima in carriera nel Mondiale Superbike, ma soprattutto una “fuga” in campionato nel momento più opportuno. Con Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty secondo e terzo sul traguardo, ora il portacolori del Kawasaki Racing Team può gestire un vantaggio di 29 lunghezze nei confronti del pilota transalpino, 32 a scapito dell’irlandese con più soltanto 75 in palio nelle restanti tre gare della stagione 2013.

Ennesima corsa capolavoro da parte del vice-Campione del Mondo in carica, bravo a costruire un gap di 2″ nei confronti di Guintoli ritrovandosi (con vantaggio) in testa all’esposizione della bandiera rossa nel corso del 20esimo giro per la caduta di Mark Aitchison con conseguente principio d’incendio della propria Kawasaki Pedercini. Trionfa così Sykes deciso a ripetersi questo pomeriggio in Gara 2 dove cercherà di difendersi dagli assalti di un terzetto di Aprilia RSV4 alle sue spalle nell’ordine d’arrivo della prima manche: oltre a Guintoli (2°) e Laverty (3°), un combattivo Davide Giugliano è quarto con la Aprilia Althea distanziando Marco Melandri, suo malgrado ora a -56 e quasi aritmeticamente tagliato fuori dai giochi-campionato.

Il ravennate fa parte di un plotoncino di ben quattro italiani dalla quarta posizione in giù comprensivo anche di Michele Pirro, sesto all’esordio in Superbike con la prima Ducati 1199 Panigale R del Team Ducati Alstare, seguito da Michel Fabrizio, settimo e vincitore del “Derby” in Pata Honda con il proprio compagno di squadra Leon Haslam oltre che con Ayrton Badovini (9°). Al rientro nel mondiale Lorenzo Lanzi regala all’immortale Ducati 1198 dell’esordiente Mesaroli Racing un piazzamento nella top-10, decimo a precedere David Salom (11°), a punti anche Federico Sandi (12°), Fabrizio Lai (14° da sostituto dell’infortunato Max Neukirchner con la Panigale del MR Racing) e Vittorio Iannuzzo, 15°.

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo dalla pole Tom Sykes scatta benissimo, leader alla “Grande Courbe” su Giugliano, Guintoli e Melandri, parte male Laverty che si ritrova in quinta piazza a precedere Davies, Badovini e Fabrizio. Il gruppo compatto dei piloti si presenta al curvone “Estoril” dove Guintoli passa Giugliano per la seconda posizione, fa lo stesso anche Melandri a scapito del portacolori Aprilia Althea, ma questi risponde alla “Chateau d’Eau” riappropriandosi del terzo posto seppur già distanziato dai duellanti Sykes e Guintoli in fuga al termine del primo dei 23 giri previsti. I due contendenti al titolo mondiale scappan via costruendo in un lampo 2″ di margine rispetto a Davide Giugliano, ora terzo in solitaria favorito dalla bagarre per il quarto posto tra Laverty e Melandri: i due ex-compagni di squadra ingaggiano un bel duello dove ne esce vincitore l’irlanese, prova ad approfittarne anche Davies, ma finisce per perder l’anteriore della propria BMW S1000RR alla “Chateau d’Eau”.

Fuori il pilota gallese, fuori poco più tardi anche Jules Cluzel per una rovinosa caduta con la Suzuki GSX-R 1000 distrutta, restano più soltanto 17 moto in gara per una contesa vissuta su due confronti: per il 1° posto tra Sykes e Guintoli, per il 3° tra Giugliano e Laverty. Quest’ultimo al quinto giro in piena staccata della “Adelaide” affonda il sorpasso, ma sconta ora qualcosa come 4″ di gap dai due fuggitivi. Svantaggio che ben presto sale complice il ritmo di Tom Sykes, bravo a distanziarsi da Guintoli guadagnando 1″5 ad 1/3 della distanza i gara, viatico per tramortire una contesa esaltata dal confronto per la sesta piazza con protagonisti Fabrizio, Haslam, Pirro, Philippe, Elias e Badovini.

Da questo plotoncino riuscirà a sganciarsi Michele Pirro, non Toni Elias e Vincent Philippe con un epilogo evitabile: l’ex iridato Moto2 sbaglia alla “Chateau d’Eau” con il risultato di travolgere l’incolpevole otto volte Campione del Mondo Endurance nel corso del 16esimo giro. Non vi sono più emozioni nell’ultima parte di una gara conclusasi anzitempo al 20° giro per una caduta di Mark Aitchison con conseguente principio d’incendio della propria Kawasaki Pedercini. Vince così Tom Sykes davanti a Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty, a seguire i nostri Giugliano, Melandri, Pirro e Fabrizio, nei dieci anche Badovini (9°) ed il rientrante Lorenzo Lanzi (10°).

eni FIM Superbike World Championship 2013
Circuit Magny Cours, Classifica Gara 1

01- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R 18 giri in 29’38.830
02- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 2.146
03- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 10.643
04- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 15.687
05- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 23.573
06- Michele Pirro – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 33.848
07- Michel Fabrizio – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 37.599
08- Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 37.903
09- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 38.181
10- Lorenzo Lanzi – Mesaroli Transports A.S. – Ducati 1098R – + 51.604
11- David Salom – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 54.742
12- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’03.442
13- Vincent Philippe – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’07.176
14- Fabrizio Lai – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 1’24.850
15- Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000RR – a 2 giri

Servizio Fotografico: Diego De Col

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